Si ferma per chiedere scusa, dopo una mancata precedenza a due giovani in moto, ma riceve un pugno in faccia e viene “spedito” in ospedale. I presunti aggressori, rispettivamente di 15 e 17 anni (all’epoca dei fatti), sono finiti sotto processo per lesioni personali. Nelle scorse ore, si è tenuta l’udienza preliminare, dinanzi al gup del Tribunale per i Minorenni, Paola Liaci. Uno dei due aveva chiesto la messa alla prova, ma non ha ammesso le proprie responsabilità e l’istanza è stata rigettata dal giudice. L’altro giovane, invece, non ha fatto richiesta di riti alternativi. Per entrambi, il processo si aprirà il 13 gennaio del 2023.
I fatti risalgono al mese di agosto del 2020 e si sarebbero verificati, in serata, a Sannicola. L’automobilista avrebbe tagliato la strada ai due giovani che procedevano in moto. In seguito, è sceso dalla macchina per chiedere scusa. I due ragazzi hanno cominciato ad inveire contro l’uomo che ha chiesto loro di calmarsi. Uno dei due si è tolto il casco, cercando di colpirlo. A quel punto, è scattato il parapiglia e l’automobilista è stato raggiunto da un violento pugno in pieno viso, alla presenza di diversi testimoni. Gli aggressori si sono dileguati, mentre il 60enne è stato prima soccorso e poi portato all’ospedale di Gallipoli per essere medicato. In seguito, è stato operato per ben due volte presso l’ospedale di Tricase. L’uomo a seguito del violento pugno ha subìto danni permanenti ed in particolare una limitazione della vista ad un occhio.
In seguito, la vittima ha sporto denuncia e si è risaliti ai due ragazzi, perché uno dei testimoni ha preso il numero di targa della moto. E si è arrivati all’apertura di un’inchiesta penale condotta dal pubblico ministero della Procura per i Minorenni, Imerio Tramis. Ora sarà il processo a stabilire l’eventuale responsabilità dei due ragazzi.
I due imputati sono difesi dall’avvocato Isabella Fersini. Invece, la persona offesa è assistita dall’avvocato Rocco Vincenti. L’uomo, un 60enne di Sannicola, è stato anche ascoltato nel corso dell’udienza preliminare e ha riconosciuto i suoi aggressori.
