Il medico di Calimera, arrestato sabato scorso per aver picchiato un anziano, si rivolge al Tribunale del Riesame per chiedere la revoca dei domiciliari.
L’udienza camerale è stata fissata per il 17 aprile. In quella sede, l’avvocato Gabriele Valentini esporrà le ragioni del ricorso. La difesa ritiene che il dottor Vincenzo Refolo debba tornare in libertà. Il medico di base è incensurato e la sua lunga esperienza professionale risulterebbe senza “macchie”. Dunque, un unico, seppur grave episodio, non sarebbe sufficiente per pregiudicare un’intera carriera, al servizio dei cittadini.
Il dr. Refolo, è stato arrestato, su richiesta del procuratore capo Leonardo Leone De Castris e del sostituto procuratore Massimiliano Carducci. L’indagato risponde del reato di lesioni personali aggravate dalla sua qualifica di pubblico ufficiale e dai motivi futili e abietti.
Il gip Giulia Proto, nell’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari, parla di “violenza spropositata a fronte della semplice e banale insistenza di un paziente anziano che voleva solo una soluzione o un suggerimento”.
L’anziano picchiato è tornato a casa
Intanto, come riferito in un precedente articolo, è stato dimesso dall’ospedale, l’anziano preso a calci dal dr. Refolo. L’86enne di Calimera, Foca Bellotoma, nel primo pomeriggio di ieri, è tornato a casa dopo una settimana trascorsa presso il “Vito Fazzi” di Lecce. Difatti, il nipote Enzo lo ha riaccompagnato nell’abitazione di Calimera, dove Foca Bellotoma vive da solo.
I medici, in seguito al ricovero del 3 aprile scorso (il giorno successivo all’aggressione), hanno stabilito per lui una prognosi di 25 giorni. Dopo la violenta aggressione per mano del medico di base, l’86enne ha rimediato la frattura di due costole ed ecchimosi sul viso e su altre parti del corpo. Il signor Bellotoma, pur essendo ancora scosso per quanto accaduto, adesso sta meglio e dovrà seguire una terapia per ristabilirsi completamente dopo il pestaggio.
Intanto, parlando in queste ore con il proprio legale Renata Minafra, ha dichiarato di aspettarsi che la giustizia faccia ora il suo corso. L’uomo ritiene di essere stato vittima di una vile aggressione, per la quale il medico dovrà rendere conto dinanzi ad un giudice. E conferma che si costituirà parte civile, nel momento in cui si arriverà alla celebrazione di un processo.
Dunque, l’86enne ritiene non veritiera la versione dei fatti offerta dal medico, anche nel corso dell’interrogatorio di garanzia, dinanzi al gip. Il medico ha chiesto scusa per l’aggressione, avvenuta all’esterno dello studio. Egli ha peròprecisato come il video, ben presto divenuto virale, fornirebbe una ricostruzione parziale di quanto successo. Inoltre, sarebbe stato precedentemente insultato ed aggredito dall’86enne, all’interno del proprio ambulatorio.
L’anziano paziente avrebbe lanciato una sedia e avrebbe tentato di colpirlo con una stampella, alla presenza della propria segretaria, per non avere ancora ottenuto una visita, presso il Poliambulatorio di Martano, prescrittale giorni prima. Successivamente, mentre lo stava accompagnando verso l’esterno, Refolo sarebbe stato colpito da Bellotoma con una cartelletta. E solo a quel punto, ci sarebbe stata la sua scomposta reazione.
