Picchiato in strada dal medico, l’anziano di Calimera dimesso dall’ospedale: è a casa

Parlando al proprio legale, Renata Minafra, ha detto di aspettarsi che “la giustizia faccia ora il suo corso”.

È stato dimesso dall’ospedale, l’anziano preso a calci dal medico di base. L’86enne di Calimera, Foca Bellotoma, nel primo pomeriggio di oggi, è tornato a casa dopo una settimana trascorsa presso il “Vito Fazzi” di Lecce. Difatti, il nipote Enzo si è recato in ospedale e preso atto del parere positivo dei medici sulle dimissioni del paziente, lo ha riaccompagnato nell’ abitazione di Calimera, dove Foca Bellotoma vive da solo.

I medici, in seguito al ricovero del 3 aprile scorso (il giorno successivo all’aggressione), hanno stabilito per lui una prognosi di 25 giorni. Dopo la violenta aggressione per mano del medico di base Vincenzo Refolo, l’86enne ha rimediato la frattura di due costole ed ecchimosi sul viso e su altre parti del corpo.

Il signor Bellotoma, pur essendo ancora scosso per quanto accaduto, adesso sta meglio e dovrà seguire una terapia per ristabilirsi completamente dopo il pestaggio. Intanto, parlando in queste ore con il proprio legale Renata Minafra, ha dichiarato di aspettarsi che “la giustizia faccia ora il suo corso”. L’uomo ritiene di essere stato vittima di una vile aggressione, per la quale il medico dovrà rendere conto dinanzi ad un giudice. E conferma che si costituirà parte civile, nel momento in cui si arriverà alla celebrazione di un processo.

Anche perché, come riferito in un precedente articolo, il signor Bellotoma ha già presentato una dettagliata querela, finita sul tavolo della Procura. Nell’atto, egli riferisce che si era recato presso lo studio di Calimera del dr. Refolo, già il 30 marzo scorso, per la prescrizione di una visita dovuta ad un dolore alla schiena. E si era ripresentato nel pomeriggio di tre giorni dopo, per parlare con lui. Questultimo non lo avrebbe fatto accomodare allinterno dello studio. I due avrebbero, poco dopo, avuto un alterco allesterno dellambulatorio. Ad un certo punto il medico, senza uneffettiva ragione, lo avrebbe aggredito, facendolo cadere a terra ed accanendosi su di lui, con una serie di calci.

Dunque, l’86enne ritiene non veritiera la versione dei fatti offerta dal medico, anche nel corso dellinterrogatorio di garanzia, dinanzi al gip Giulia Proto. Il medico, assistito dallavvocato Gabriele Valentini, ha chiesto scusa per laggressione, avvenuta allesterno dello studio. E ha anche ammesso di aver perso la testa per alcuni secondi, a causa della tensione accumulata in quei giorni. Egli ha però precisato come il video, ben presto divenuto virale, fornirebbe una ricostruzione parziale di quanto successo. Inoltre, sarebbe stato precedentemente insultato ed aggredito dall86enne, allinterno del proprio ambulatorio. Lanziano paziente avrebbe lanciato una sedia e avrebbe tentato di colpirlo con una stampella, alla presenza della propria segretaria, per non avere ancora ottenuto una visita, presso il Poliambulatorio di Martano, prescrittale giorni prima.

Successivamente, mentre lo stava accompagnando verso lesterno, Refolo sarebbe stato colpito da Bellotoma con una cartelletta. E solo a quel punto, ci sarebbe stata la sua scomposta reazione.

Lindagato risponde del reato di lesioni personali aggravate dalla sua qualifica di pubblico ufficiale e dai motivi futili e abietti.

Il dr Refolo, è stato arrestato sabato scorso, su richiesta del procuratore capo Leonardo Leone De Castris e del sostituto procuratore Massimiliano Carducci.

Il gip Proto, nellordinanza di custodia cautelare ai domiciliari, parla di “violenza spropositata a fronte della semplice e banale insistenza di un paziente anziano che voleva solo una soluzione o un suggerimento”. Il provvedimento del giudice è maturato sulla scorta di quanto contenuto nella denuncia della vittima e di tre testimonianze raccolte dagli inquirenti.

Intanto, lavvocato Gabriele Valentini ha già presentato ricorso dinanzi al Tribunale del Riesame per chiedere la revoca dei domiciliari.



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