Alain Delon, il volto che ha definito un’epoca, si è spento nella sua casa di Douchy, una villa storica affacciata sulla valle di Ouanne di cui si era innamorato nel 1971 e dove viveva da tempo circondato dai suoi amati cani. La notizia della sua scomparsa ha gettato un velo di malinconia sul mondo del cinema, ma anche sul cuore di milioni di spettatori che hanno ammirato la sua bellezza, il suo talento e il suo carisma. Impossibile pensare che qualcuno possa raccogliere la sua eredità, per la sua bellezza sfacciata e sfuggente, per la bravura con cui ha interpretato più di cento film.
Nato nel 1935, Delon è stato molto più di un semplice attore. È stato un simbolo di un’epoca, un’icona di stile e un sex symbol che ha fatto sognare intere generazioni. I suoi occhi blu, profondi e penetranti e il suo sorriso enigmatico lo hanno reso inconfondibile e i suoi ruoli hanno segnato la storia del cinema francese e internazionale.
Un talento indiscusso
Da “Rocco e i suoi fratelli” Delon ha interpretato personaggi complessi e affascinanti, lasciando un’impronta indelebile nel cuore degli spettatori. La sua capacità di trasmettere emozioni profonde e autentiche lo ha reso uno degli attori più ammirati e rispettati del suo tempo. Era l’amante passionale e tormentato, il ribelle senza paura, l’eroe romantico che incarnava i sogni e le aspirazioni di un’epoca. Era nobile e operaio, principe e ladro, gentiluomo e mascalzone.
Indimenticabile nelle vesti del principe Tancredi Falconeri nel Gattopardo, il capolavoro di Luchino Visconti che lo aveva reso famoso grazie a quel ruolo di figlio del Meridione immigrato a Milano, proletario dall’animo nobile, ma destinato a risultare un perdente.
Nel 2008 era tornato al cinema interpretando con autoironia Giulio Cesare in Asterix alle Olimpiadi. Nel monologo iniziale, Cesare rievoca la sua vita passata, ma non fa altro che rievocare la carriera di Delon stesso che, con un laconico e sfrontato «Ave me», si congeda definitivamente dal grande schermo.
Era il 2019 quando aveva voluto scrivere al suo publico dopo aver ricevuto, tra le lacrime, la Palma d’oro alla carriera a Cannes. Una lettera di ringraziamento che suonava un po’ come un testamento, un addio. “Il giorno dopo questa Palma d’Oro onoraria mi sento di ringraziare tutti coloro che in un modo o nell’altro mi hanno dimostrato il loro affetto, la loro simpatia, e non solo. Affinché il mio viaggio giunga al termine, voglio dirlo: Ho conosciuto tante passioni, tanti amori, tanti successi e fallimenti, tante polemiche, tanti scandali, vicende oscure, tanti ricordi, tanti appuntamenti mancati e incontri estemporanei, tanti alti e bassi che anche quando sono onori diventano poco più che ricordi vani e lontani, c’è solo una cosa che brillerà con la sua costanza e longevità: tu, tu solo, a te che hai fatto quello che sono, e che farai quello che sarò, dovevo dirlo; a te. Grazie, grazie, grazie”
Una vita intensa
Ma la vita di Alain Delon non è stata solo fatta di successi professionali. Le sue storie d’amore, in particolare quella tormentata con Romy Schneider, l’indimenticabile Sissi conosciuta nel 1958 sul set, hanno appassionato il pubblico e alimentato il mito. A lei scrisse parole bellissime quando l’attrice morì a 44 anni di crepacuore, dopo la scomparsa del figlio David, trafitto a 14 anni dalle punte di lancia di una cancellata.
Un uomo dalla personalità complessa, ribelle e passionale, che non ha mai nascosto i suoi difetti e le sue contraddizioni. Un uomo che ha fatto, spesso, i conti con le cicatrici del suo passato come quella rimediata quando durante le riprese di un film aveva preso in prestito una Renault 4 per farsi un giro e l’aveva distrutta procurandosi la cicatrice sul mento che diventerà il suo marchio di fabbrica.
Gli ultimi anni non sono stati facili. L’ictus (destino condiviso col suo eterno amico-rivale Jean-Paul Belmondo), la depressione, il linfoma gli avevano fatto accarezzare spesso l’idea della morte. Nessuno come lui è arrivato al viale del tramonto con tanta, profonda malinconia.
Un addio e un arrivederci
Anche se Alain Delon non è più con noi, la sua leggenda continuerà a brillare. I suoi film saranno rivisti e rivalutati dalle nuove generazioni, e il suo ricordo rimarrà vivo nel cuore di chi lo ha amato.