Pazienza, costanza, manualità. Quella dell’ uncinetto è un’arte antica che non passa mai di moda. Tramandata di generazione in generazione, da nonna a nipote, da madre in figlia, era un silenzioso passatempo per le donne che con ricamavano il corredo, una delle più belle tradizioni legate al matrimonio. Oggi è una passione senza tempo e senza età. Non ci sono più le “riunioni” di comari che, tra una pettegolezzo e una confidenza, sferruzzavano veloci e determinate davanti al camino o nei cortili delle case a corte, ma gomitoli e ferri uncinati, insieme a mani sapienti e tanto amore continuano ad essere gli ingredienti di una vecchia magia che ancora funziona.
Secondo una poetica leggenda, la lavorazione dell’uncinetto nasce dal desiderio di una signora bavarese che, incantata dallo spettacolo dei fiocchi di neve, cercò di riprodurne la bellezza con un filo di cotone e un grosso ago ricurvo. La storia è un’altra, ben diversa, ma poco importa. Conta che l’uncinetto ha avuto il “potere” di resistere allo scorrere del tempo, con il suo essere antico, ma anche moderno basti pensare al Yarn Bombing, letteralmente “bombardamento di filati”, quella moda di ricoprire oggetti di vita quotidiana, di uso comune o del paesaggio urbano con preziosi lavori all’uncinetto. Una sorta di street art pacifica, ecologica e multicolore che ha conquistato diverse città, anche Italiane. Un’altra presenza, ormai fissa, sono gli alberi di natale.
L’albero di Natale all’uncinetto
Tutto parte da Trivento, un piccolo borgo di poco più di 4.600 anime in provincia di Campobasso. La città, famosa per la scalinata di San Nicola, dove sfilano uno dopo l’altro ben 365 gradini, uno (si dice) per ogni giorno dell’anno ha conquistato tutto il mondo con il suo albero di Natale realizzato all’ uncinetto. Un’opera d’arte, creata dalle nonnine del posto, che ha conquistato i social e, condivisione dopo condivisione, è diventata famosa. Ogni mattonella ha dietro una mano che l’ha tessuta e una storia che la racconta.
Un albero fatto a mano anche a San Pietro Vernotico
Ha una storia da raccontare anche l’albero all’uncinetto realizzato a San Pietro Vernotico che sarà illuminato, per la prima volta, domenica 4 dicembre, alle ore 19.00. Tutto è cominciato con una campagna sui social, una specie di reclutamento di sferruzzartici che volevano partecipare all’impresa. All’appello lanciato hanno risposto in tantissime, da tutta Italia. In questi mesi, le volontarie hanno lavorato in silenzio, creando delle mattonelle 15×15 che hanno adornato la struttura, alta 8 metri e mezzo. Dopo mesi di ‘fatica’ ora l’albero è lì, in piazza del Popolo, dove tutti possono ammirarlo in tutta la sua bellezza. Il colore scelto quest’anno sarà il bianco, come simbolo della rinascita e della speranza.
Sono arrivate circa 1.500 piastrelle che si sommano alle altre 4mila realizzate dalle volontarie della Parrocchia San Giovanni Bosco. Pezzi unici che, quest’anno, serviranno anche per la copertura di una capanna, costruita con materiale riciclato, che accoglierà la Natività.
Volontarie “straniere” e della città, che hanno collaborato alla realizzazione dell’albero, saranno menzionate su dei pompon rossi che abbelliranno l’opera.
Nella serata del 4 dicembre, inoltre, sarà possibile assistere ad uno spettacolo di Babbo Natale in Vespa. Non mancherà la musica a cura della Street Band.
La realizzazione, anche quest’anno, è stata possibile in collaborazione con l’amministrazione comunale di San Pietro Vernotico.