Altra strada, altra discarica a cielo aperto. Questa volta tocca a Via Benvenuto Cellini

Su indicazione di alcuni cittadini che avevano segnalato una discarica a cielo aperto in Via Benvenuto Cellini, a due passi da via Merine, Diego Dantes giovane esponente del Pd ha deciso di recarsi nella zona per constatare personalmente lo stato delle cose

È possibile descrivere una città anche solo con le immagini. Anzi, ci sono casi in cui uno scatto, una fotografia, un dipinto riescono a cogliere la bellezza, le sue mille sfaccettature e raccontarle con un impatto maggiore di quello che le parole, da sole, potrebbero fare. Il barocco leccese, ne è un esempio: non è facile descriverlo con dovizia di particolari ma quando ci si ritrova ad ammirarlo di solito lascia sempre senza fiato.
 
Ma ci sono altre facce, spesso nascoste, di una città, diametralmente opposte, quelle impresse in ben altre inguardabili “cartoline”. Nemmeno l’indignazione basta più di fronte allo spettacolo offerto da alcune strade trasformate in discariche a cielo aperto. Non esiste stagione che tenga quando si ha a che fare con l’inciviltà, ma d’estate l’emergenza rifiuti si sente (e vede) ancora di più.
 
Sono i cittadini, quelli che devono fare i conti tutti i giorni con la spazzatura di ogni tipo che giace per terra, a segnalare la presenza di queste «pattumiere alla luce del sole». È già accaduto in passato e si ripeterà anche in futuro, purtroppo.
 
Questa volta al centro delle polemiche è finita Via Benvenuto Cellini, a due passi da via Merine e dalla relativa uscita della Tangenziale Est. È proprio lì, su una strada sterrata e senza alcuna illuminazione che è possibile trovare diverso materiale abusivamente abbandonato tra cui una carcassa di frigorifero, mobili, sanitari, bitume, piatti, vetri e materiale di risulta edile.   
 
Diego Dantes, giovane esponente del Pd leccese, che in questi mesi ha più e più  volte segnalato alcuni punti critici della città di Lecce si è recato nel punto indicato da alcune persone che in quella zona approfittano per fare alcune passeggiate all’area aperta per constatare personalmente lo stato delle cose. Quello che ha trovato è una discarica a cielo aperto che colpisce la vista di  chiunque dovesse percorrere la via secondaria alle porte della città.
 
«L’ennesima pugnalata alla città, agevolata dall’assenza di illuminazione adeguata – afferma Dantes- la mia richiesta di maggiori controlli anche dal punto di vista ambientale da parte dell’amministrazione comunale, più volte da me sollecitata, è totalmente inevasa. L'immagine che la nostra città dà di se, alle sue porte, non è delle migliori: Lecce corre il rischio di essere divisa in quartieri di Serie A e di Serie B. Se il centro storico, fiore all'occhiello del nostro capoluogo, è oggetto di cure ed attenzioni particolari, non possiamo dire lo stesso della periferia: luoghi –conclude il giovane esponente del P – in cui l'inciviltà e la maleducazione la fanno da padrone: l'abbandono dei rifiuti rischia di essere una pratica consolidata senza che nessuno provi neanche l’indignazione più elementare».