Assoluzione per i dieci imputati accusati di maltrattamenti in una casa di riposo del circondario di Maglie. In mattinata, il gup Alcide Maritati, al termine del processo con rito abbreviato, ha assolto con formula piena, “perché il fatto non sussiste”: l’amministratore e il direttore della struttura, un’infermiera professionale e sette operatori socio sanitari.
Il giudice ha accolto la richiesta di assoluzione del collegio difensivo composto dagli avvocati: Roberto Rella, Federico Martella, Dario Malinconico, Mario e Vincenzo Blandolino, Giuseppe Nisi, Giancarlo Dei Lazzaretti, Luca Puce, Angelo Oliva, Francesco Accoto. Anche il pm aveva chiesto l’assoluzione di tutti gli imputati. Rispondevano a vario titolo delle ipotesi di reato di maltrattamenti ed abuso dei mezzi di correzione.
L’inchiesta ha preso il via dalle denunce presentate dai parenti di alcuni ospiti della casa di riposo. Ed a quel punto sono scattati gli accertamenti dei Carabinieri del Nas. Nel corso dell’inchiesta sono stati ascoltati diversi testimoni e sono state acquisite le certificazioni mediche, in merito alle lesioni riportate da uno degli ospiti.
Secondo l’accusa, rappresentata dal pm Alessandro Prontera, alcuni anziani sarebbero stati vittime di soprusi e vessazioni. I tre episodi contestati dalla Procura si sarebbero verificati tra la fine agosto ed i primi giorni di settembre del 2019.
Il primo riguardava un’anziana signora, costretta per diversi giorni a dormire sul divano invece che nel suo letto. E poi, un altro ospite, avrebbe ricevuto bacchettate sulla mano, rimediando una crisi di pianto e dei lividi. Un’operatrice socio sanitaria, infatti, nel tentativo di toglierli un cucchiaio, avrebbe fatto ricorso a metodi violenti.
Altre due operatrici socio-sanitarie, invece, erano accusate di avere bloccato le braccia di un anziano alle barriere del letto. Ed un ora dopo, i colleghi del turno successivo, avrebbero trovato l’ospite ancora in quello stato di costrizione.
Tali accuse sono cadute al termine del processo.