Lido Atlantis di Otranto. La Procura presenta appello contro il proscioglimento di quattro imputati

Il gup, al termine dell’udienza preliminare, aveva disposto il non luogo a procedere, per i reati di abuso d’ufficio e falso, nei confronti di Cariddi, Ruggeri, Pendinelli e Maggiulli

La Procura presenta appello contro la decisione del gup che aveva disposto il proscioglimento di quattro imputati per la vicenda del lido Atlantis di Otranto, nell’ambito della maxi inchiesta Re Artù, che ha portato nel luglio dello scorso anno a un terremoto giudiziario nel panorama politico e nella sanità, con numerosi arresti.

L’appello presentato dal pm Alessandro Prontera verrà discusso in udienza camerale, nel contraddittorio delle parti, non appena verrà fissata la data. La Corte d’Appello potrà confermare la sentenza del gup anche con un’altra formula o disporre il decreto il rinvio a giudizio degli imputati.

Ricordiamo che il gup Sergio Tosi, al termine dell’udienza preliminare, del primo marzo scorso, aveva disposto il non luogo a procedere “perché il fatto non sussiste” per i reati di abuso d’ufficio e falso riguardo il ripristino del Lido Atlantis di Otranto, nei confronti di: Pierpaolo Cariddi, 56 anni, ex sindaco di Otranto (difeso dagli avvocati Gianluca D’Oria e Mauro Finocchito); Salvatore Ruggeri, 73 anni di Muro Leccese, ex senatore ed assessore regionale; Mario Pendinelli, 57 anni, sindaco di Scorrano ed ex consigliere regionale (assistito dagli avvocati Corrado Sammarruco ed Antonio Costantino Mariano); Emanuele Maggiulli, 56 anni, di Muro Leccese, ex dirigente comunale (difeso dall’avvocato Antonio Quinto).

Invece, al termine dell’udienza preliminare, il gup aveva prosciolto Pendinelli e Ruggeri dall’accusa di corruzione elettorale come richiesto dal pm.

Erano inizialmente accusati di voto di scambio alle regionali del 2020 per aver promesso e offerto denaro ai loro referenti politici in due Comuni del Salento.

Invece, al termine dell’udienza preliminare, sono finite sotto processo 14 persone, tra cui l’ex senatore ed assessore regionale Totò Ruggeri, per una serie di episodi di presunta corruzione.

Il gup Tosi ha infatti accolto per loro la richiesta di rinvio del pm Alessandro Prontera.

Il processo si celebrerà a partire dal 5 giugno dinanzi ai giudici della seconda sezione collegiale.

Gli imputati rispondono a vario titolo ed in diversa misura, delle ipotesi di reato di corruzione, traffico di influenze illecite e falso ideologico.

Le investigazioni, svolte dai finanzieri della Compagnia di Otranto sono confluite nel blitz “Re Artù” del 7 luglio scorso, culminato in 11 misure cautelari.



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