
Si conclude con un’ordinanza di archiviazione, l’inchiesta in cui erano indagati un avvocato e la vicina di casa, con l’accusa di avere tratto vantaggio dallo stato di disabilità di una 77enne, per ottenere in dono una villa storica a Santa Maria di Leuca.
Il gip Giulia Proto ha respinto l’opposizione all’archiviazione dei familiari della donna, accogliendo la richiesta di archiviazione del pm.
I due erano stati iscritti nel registro degli indagati, per l’ipotesi di reato di circonvenzione d’incapace, dopo la denuncia presentata dai nipoti della presunta vittima del raggiro. I denuncianti sostenevano che la zia, a causa dei disturbi psichici, non era in grado di intendere e volere al momento della donazione.
Il gip sostiene nell’ordinanza di archiviazione: “La signora ha esercitato il proprio diritto all’autodeterminazione, disponendo dei suoi beni senza che alcuna condizione patologica compromettesse le sue capacità cognitive o volitive”. I fatti, sui quali la Procura di Lecce aveva acceso un faro, risalivano al mese di giugno del 2021. Secondo l’accusa, una 77enne aveva donato la nuda proprietà dei suoi beni, tra i quali compariva anche la storica villa ottocentesca, a un avvocato e alla sua vicina di casa, mantenendo per sé l’usufrutto.
In seguito alle consulenze disposte durante le indagini si è arrivati all’archiviazione dell’inchiesta.
Gli indagati erano assistiti dagli avvocati Luigi Covella, Viola Messa e Silvio Verri.