Armi in odore di Scu scoperte dal cane-finanziere ‘Olivia’: Lanzillotto in abbreviato il 21 giugno

Il 31enne di Galatone Fabio Lanzillotto sarà giudicato in abbreviato il 21 giugno. Egli avrebbe nascosto in casa di un amico, suo complice, un arsenale d’armi in odore di Scu. I carabinieri risalirono a lui, in seguito alle analisi di laboratorio delle impronte.

Avrebbe nascosto in casa di un amico, suo complice, un arsenale d'armi in odore di Scu, ma il fiuto infallibile del cane-finanziere "Olivia" avrebbe mandato in fumo il piano criminale. Il 31enne di Galatone Fabio Lanzillotto sarà giudicato in abbreviato il 21 giugno innanzi al Gup Stefano Sernia. Il giudice ha accolto la richiesta dei suoi difensori, gli avvocati Roberto De Mitri Aymone e Cosimo Rampino. I carabinieri risalirono a lui, in seguito alle analisi di laboratorio delle impronte rilevate sulle armi. Nel settembre scorso, Lanzillotto fu raggiunto da un avviso di conclusione delle indagini. Invece, nel gennaio del 2014, i militari arrestarono Antimo Marzano, 32enne di Galatone, già noto alle Forze di Polizia.

Infatti, le unità cinofile della Compagnia della Guardia di Finanza di Lecce eseguirono una perquisizione domiciliare a casa sua. All’interno del garage, il cane-finanziere “Olivia” iniziò a sentire qualcosa. Dopo svariate ricerche venne notata sul pavimento una zona con una cementificazione diversa da quella del resto del locale. Proprio lì sotto, i finanzieri trovarono una nicchia ricoperta di legno con all’interno un vero e proprio arsenale. Vennero rinvenuti due fucili a canne e calcio mozzato chiusi dentro buste di cellophane e un borsello con due pistole. Alcune armi risultarono con matricola abrasa, mentre l’altra pistola era di tipo “soft air”di libera vendita . Assieme alle armi numerose munizioni sia per la pistola che per i due fucili. Il 32enne di Galatone fu tratto in arresto per detenzione abusiva di armi comuni da sparo e relativo munizionamento e detenzione di arma clandestina.
 
Antimo Marzano fu condannato a nove anni  per concorso nel  tentato omicidio di Marco Caracciolo, avvenuto nel 2012 davanti al bar “L’Elix”di Galatone, mentre Fabio Lanzillotto, per lo stesso reato, prese otto e quattro mesi, così come  Antonio Patera.

Furono anche condannati a dodici anni di reclusione per "tentato omicidio", Giuseppe Marzano e Mattia Marzano,rispettivamente il fratello ed il padre di Antimo.



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