La serata di una coppia di Ruffano si è conclusa con l’arresto in flagranza di reato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. E di droga gli agenti dei Commissariati di Polizia di Taurisano e Otranto ne hanno trovata in quantità. Due chili di cocaina, sei di marijuana, 8 di hashish, per la precisioni, tutti confezionati in panetti. Ma per capire come si è giunti all’arresto tocca fare un passo indietro.
Tutto è cominciato quando le lancette avevano da poco segnato le 22.00 di ieri sera, quando la 35enne di Ruffano, al volante di una Renault Kaajar, è stata fermata dai poliziotti, impegnati in uno dei servizi straordinari di controllo del territorio disposti dal Questore. Un normale accertamento, se non fosse che la donna si è mostrata “insofferente”. Un comportamento che non ha fatto altro che destare sospetto negli agenti che hanno deciso di procedere con la perquisizione del veicolo. Ed ecco spiegato il motivo di tanta “agitazione”. Sul tappetino anteriore destro, è stata trovata una scatola di cartone che avrebbe dovuto contenere un dvr. Una volta aperta, invece, i poliziotti hanno ‘scoperto’ due panetti confezionati con carta cellophane, contenenti cocaina. Complessivamente 2 chili, questo il peso dello stupefacente.
A quel punto il controllo è stato esteso al domicilio, dove era presente il compagno 36enne. Nel garage dell’abitazione, all’interno del cofano di un’Audi A4 Sw, non marciante, intestata all’uomo, gli uomini in divisa hanno trovato un borsone di colore nero con all’interno 12 confezioni in cellophane trasparente contenenti altra sostanza stupefacente, questa volta Marijuana, del peso lordo complessivo di 6 kg.
Non è finita, nel congelatore di un frigorifero, in una stanza adiacente alla cucina, sono spuntati fuori altri 81 panetti in cellophane trasparente contenenti 8 chili di hashish.
Per i due, su disposizione del P.M. di turno, si sono aperte le porte del Carcere di “Borgo San Nicola”. Al termine dell’udienza, il gip Laura Liguori ha convalidato l’arresto per entrambi ma ha disposto i domicliari per la 35enne. Il compagno, scagionato dalla donna, durante l’interrogatorio, è stato invece rimesso in libertà.
Sono entrambi difesi dall’avvocato Alessandro Stomeo.
