Amaro epilogo per due salentini che, nella nottata appena trascorsa, sono stati arrestati in flagranza di reato dai Carabinieri della Compagnia di Lecce, poiché ritenuti presunti responsabili di un tentativo di furto aggravato.
Si tratta di un 44enne e di un 34enne, entrambi di Surbo già noti, sorpresi nel tentativo di rubare una piccola utilitaria che era parcheggiata sulla strada nel centro del capoluogo.
Ad allertare i militari dell’Arma sono stati alcuni passanti che, dopo aver sorpreso i due a sfondare il finestrino dell’utilitaria nel tentativo di rubarla, hanno deciso di chiamare i Carabinieri utilizzando il numero unico di emergenza 112.
Nel corso della telefonata è stata fornita una esatta e dettagliata descrizione dei presunti autori che erano in possesso di cacciaviti presumibilmente utilizzati per far avviare il motore della vettura.
Immediato e tempestivo è stato l’intervento degli uomini dell’Arma che, giunti immediatamente sul posto, sono riusciti ad intercettare e bloccare subito il più giovane mentre cercava invano di far perdere le proprie tracce per le vie cittadine, dandosi alla fuga.
Fondamentale per la sua individuazione è stata una celere attività info-investigativa condotta dai Carabinieri, resa possibile anche grazie alle testimonianze raccolte sul luogo e che hanno confermato esattamente la descrizione fornita in precedenza.
Al momento del fermo il 34enne è stato immediatamente sottoposto a perquisizione personale nel corso della quale è stato trovato in possesso di due cacciaviti sottoposti a sequestro.
Grazie alla perseveranza nelle indagini, i militari sono riusciti a risalire anche all’identità del secondo presunto responsabile che nel frattempo era riuscito a raggiungere la propria abitazione dove si sono precipitati i militari. Nel tentativo di eludere gli investigatori, il 44enne si è presentato ai Carabinieri con abiti diversi da quelli descritti. Nel corso delle operazioni di perquisizione domiciliare però, i Carabinieri hanno rinvenuto all’interno dell’abitazione, i vestiti corrispondenti alla descrizione fornita. Il tutto è stato sottoposto a sequestro.
Al termine delle operazioni, i due sono stati arrestati e, come disposto dal Pubblico Ministero di turno presso la Procura della Repubblica di Lecce, condotti presso la casa Circondariale di “Borgo San Nicola” a Lecce.
naturalmente, essendo il procedimento penale ancora nella fase delle indagini preliminari, la persona tratta in arresto, sebbene in flagranza di reato, è da ritenersi sottoposta alle indagini e quindi presunta innocente fino a sentenza definitiva di condanna.