Continuano incessanti i servizi di controllo del territorio da parte dei Carabinieri, finalizzati alla prevenzione e al contrasto di reati contro il patrimonio, che di recente hanno visto un incremento in tutta la provincia.
Nella mattinata di ieri, i militari della Stazione di Lecce Santa Rosa hanno dato esecuzione ad un’altra ordinanza di misura cautelare personale emessa dal Giudice delle Indagini Preliminari del Tribunale di Lecce, su richiesta della Procura della Repubblica.
Il provvedimento è stato emesso a seguito di richiesta di aggravamento all’indomani della denuncia in stato di libertà dell’uomo, 46enne salentino, ritenuto presunto responsabile di un furto. Lo stesso, infatti, dopo essersi introdotto nell’area antistante un istituto scolastico del capoluogo, si sarebbe impossessato di un monopattino elettrico di proprietà di un alunno, manomettendolo.
Il 46enne era già sottoposto a misura restrittiva, poiché presunto responsabile di altri tre furti di biciclette nel pieno centro storico di Lecce.
Nel corso dei servizi di prevenzione, una accurata analisi dei fatti ha permesso la raccolta di elementi di colpevolezza nei suoi confronti. Indispensabile all’individuazione è stato, l’esame dei filmati delle videocamere presenti nella zona e le testimonianze raccolte che hanno portato gli investigatori sulle sue tracce. Inoltre, è stato trovato ancora in possesso del monopattino che è stato recuperato e restituito al legittimo proprietario.
Al termine delle operazioni di polizia, in osservanza a quanto disposto dal provvedimento, l’uomo è stato arrestato e sottoposto agli arresti domiciliari.
Nel corso della stessa mattinata, un’attività analoga è stata posta in essere dai Carabinieri della Stazione di Leverano che hanno dato esecuzione a un’altra ordinanza applicativa di misura cautelare personale.
Il provvedimento è stato emesso all’indomani del deferimento in stato di libertà di un giovane, 30enne salentino, ritenuto anch’egli presunto responsabile di un furto presso un istituto scolastico, avvenuto la notte del 10 febbraio, quando, si è introdotto all’interno della scuola e dopo aver forzato la porta di uno degli ingressi, si sarebbe appropriato delle monete contenute all’interno del distributore automatico.
Le indagini condotte, supportate anche dalle riprese delle telecamere di video sorveglianza circostanti, hanno permesso di identificare il presunto malvivente. I militari dopo aver raccolto la denuncia da parte della dirigente scolastica, hanno immediatamente analizzato le registrazioni e hanno riconosciuto il 30enne.
Al termine delle operazioni di polizia, anch’egli è stato sottoposto agli arresti domiciliari.
Naturalmente, i procedimenti si trovano nella fase preliminare e che l’eventuale colpevolezza degli indagati in ordine al reato contestato, dovrà essere accertata in sede di processo nel contraddittorio tra le parti.