Lo minacciano di morte e dopo essersi impossessati della sua auto la incendiano, arrestati tre giovani

Sono tutti leccesi e ritenuti responsabili, in concorso tra loro, dei reati di rapina, estorsione, minacce, violenza e danneggiamento. Due sono finiti in carcere il terzo ai domiciliari.

Alle prime luci dell’alba della mattinata di oggi, mercoledì 25 novembre, gli investigatori della Squadra Mobile della Questura di Lecce, diretti dal Vicequestore Alessandro Albini, hanno eseguito un’Ordinanza di Custodia Cautelare emessa dalla Procura della Repubblica, a carico di Aleandro Capone 24enne; Daniele De Vergori, 20enne e Nicolò Greco, 21enne, tutti residenti a Lecce, responsabili in concorso tra loro, dei reati di rapina, estorsione, minacce, violenza e danneggiamento.

Sono assistiti, tra gli altri, dall’avvocato Marco Caiaffa.

Il 20enne, inoltre, è indagato anche per possesso ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, per aver detenuto e ceduto a terzi marijuana.

I fati

I tre, al fine di appianare una situazione debitoria in seguito alla cessione della droga, pari a 500 euro, da parte di un uomo, C.G., lo hanno costretto, minacciando gravi danni nei suoi confronti e del nipote minorenne che in quella occasione lo accompagnava, a farsi consegnare la chiavi dell’autovettura.

In particolare gli indagati, appartenenti al sodalizio criminoso, destinatari dell’ordinanza di Custodia Cautelare, dopo essersi impossessati dell’autovettura, una Alfa Romeo Mito, lo hanno costretto ad allontanarsi da quel posto. L’autovettura in questione, del valore approssimativo di circa 6000 euro, è stata sottratta da De Vergori.

Il C.G., più volte minacciato anche di morte, era stato costretto ad allontanarsi, privandosi del mezzo, dopo aver ricevuto la promessa, rivelatasi poi vana, che ne sarebbe rientrato in possesso, ma solo dopo aver sanato la situazione debitoria. In realtà, senza attendere l’estinzione, il gruppo criminale ha provveduto, nella nottata successiva, a incendiare l’auto.

Le indagini condotte dagli investigatori della Squadra Mobile di Lecce e scaturite dalla denuncia presentata dalla vittima, hanno consentito di risalire agli autori e a delineare il concretizzarsi degli episodi delittuosi.

Le indagini, che hanno avuto inizio nel mese di agosto, si si sono concluse a ottobre, con la richiesta del provvedimento restrittivo.

Per Capone e De Vergori è stata disposta la custodia in carcere,  per Greco, invece, la misura degli arresti domiciliari.



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