Nell’arco temporale che va dal 18 ottobre alla giornata di oggi, nell’ambito della giurisdizione di competenza, i Carabinieri della Compagnia di Casarano, hanno dato vita a una serie di servizi coordinati di controllo del territorio finalizzati al contenimento della pandemia covid-19, contrasto reati contro il patrimonio, detenzione produzione e traffico di sostanze stupefacenti e controllo alle persone sottoposte a limitazioni della libertà ed alla circolazione stradale, ottenendo numerosi risultati
Racale
A Racale i militari della Stazione locale, hanno tratto in arresto S. M. 29enne, in quanto, a seguito di una perquisizione dell’autovettura su cui viaggiava, è stato sorpreso detenere 3 involucri contenenti complessivamente 6,288 kg di marijuana. L’uomo, espletate le formalità di rito, è stato tradotto presso la propria abitazione di residenza in regime di arresti domiciliari, così come disposto dall’Autorità Giudiziaria.
Sempre a Racale gli uomini della “Benemerita” del posto, hanno deferito in stato di libertà un uomo che in seguito a una perquisizione domiciliare, è stato sorpreso a coltivare 2 piante di marijuana, dell’altezza di 1,60 metri e dal peso complessivo di 1,550 kg.
Taviano
A Taviano, invece, i Carabinieri hanno deferito in Stato di libertà un uomo sottoposto al regime degli arresti domiciliari, e scoperto a violare la misura in atto e un uomo trovato alla guida della propria autovettura in evidente stato di alterazione psicofisica dovuta all’assunzione di sostanze alcoliche e che si è rifiutato di sottoporsi agli accertamenti.
Infine, sempre a Taviano, nella mattinata di oggi, i militari hanno arrestato su provvedimento emesso dalla Procura della Repubblica di Lecce – Ufficio esecuzioni penali, Ismail Muka, 56enne, già sottoposto al regime degli arresti domiciliari, poichè riconosciuto colpevole dei reati di percosse, lesioni personali, minaccia rapina e porto di oggetti atti a offendere, commessi a Taviano dal 2017 al 2021, per cui dovrà scontare la pena detentiva definitiva di 4 anni e 5 mesi di reclusione. L’arrestato, espletate le formalità di rito, è stato tradotto presso la casa circondariale di “Borgo San Nicola” a Lecce, così come disposto dai magistrati.