
Un 41enne di Nardò, di professione infermiere, arrestato nella nottata di domenica, dopo essere sfuggito ad un controllo dei carabinieri, è tornato in libertà. L’uomo, che guidava in stato di ebbrezza, è andato poi a schiantarsi contro un palo ed è finito in manette. In seguito, si è svolta l’udienza di convalida davanti al giudice Marco Marangio Mauro che ha accolto la richiesta di scarcerazione dell’avvocato Andrea Bianco, legale dell’uomo arrestato, per il quale il pm Maria Grazia Anastasia aveva chiesto i domiciliari. Il 41enne ha ammesso quanto gli veniva contestato, dicendo di avere agito così, spinto dalla paura di un controllo dei carabinieri.
Il processo per direttissima proseguirà il 13 giugno. In quella data, il difensore potrebbe chiedere la messa alla prova per l’infermiere. Risponde delle accuse di resistenza a pubblico ufficiale, rifiuto d’indicazioni sulla propria identità personale e guida in stato di ebbrezza.
I fatti risalgono alla notte di domenica. Una pattuglia dei carabinieri del Nucleo radiomobile della compagnia gallipolina, dopo aver notato una manovra ritenuta pericolosa per le vie di Nardò, hanno intimato al conducente di una Mercedes di fermarsi. L’uomo, invece, ha accelerato e ne è scaturito un folle inseguimento per le vie cittadine, finché la vettura non è andata a schiantarsi contro un palo della luce.
Il conducente, dopo essere stato bloccato ed identificato, è stato sottoposto ai test alcolemico e tossicologico, ed è risultato positivo al primo, poiché è emerso un tasso di alcol di gran lunga superiore al limite consentito. A quel punto, per il 41enne è scattato l’arresto.
Come detto, è stato poi scarcerato dopo l’udienza di convalida.