Nella tarda mattinata di ieri, nel corso di un servizio di polizia svolto nelle province di Lecce e Brindisi dagli agenti della Squadra Mobile della Questura di Lecce, diretti dal Vicequestore Alessandro Albini e della Questura di Brindisi, finalizzato alla prevenzione di gravi reati contro il patrimonio, all’altezza dello svincolo per Francavilla Fontana, il personale della Mobile della “Capitale del Barocco”, ha proceduto al controllo di una Lancia Delta che era intenta a compiere alcune manovre strane sulla provinciale.
In particolare gli uomini di “Viale Otranto” hanno notato l’autovettura che mentre percorreva la Strada Statale 7 Taranto-Brindisi (direzione Brindisi), all’altezza di Francavilla Fontana, con fare repentino e sospetto, ha imboccato lo svincolo per Francavilla Fontana-Villa Castelli per poi reimmettersi sulla Statale, con il chiaro intento di eludere i controlli di Polizia.
Allertati dall’atteggiamento sospetto da parte dal conducente, Vito Cairo, 45enne di Copertino, i poliziotti hanno ritenuto opportuno procedere a una perquisizione personale e veicolare, anche con l’ausilio dell’unità cinofila della Polizia di Stato di stanza a Brindisi, facente parte dello stesso dispositivo di prevenzione.
Esaminato il mezzo, poiché i cani hanno inconfutabilmente hanno dato segnali di presenza di stupefacenti sugli sportelli posteriori dell’auto, gli investigatori delle Squadre Mobili di Lecce e Brindisi hanno proceduto quindi allo smontaggio dei pannelli interni dei due sportelli posteriori, con esito positivo.
All’interno dell’anta posteriore sinistra sono stati, infatti, rinvenuti i primi 7 panetti, mentre, dentro quella destra, altri 8 panetti, per un totale complessino di circa 18 chili, tutti contenenti cocaina purissima che, una volta tagliata e immessa sul mercato, avrebbe fruttato non meno di 2.000.000 di euro
Nel corso della perquisizione personale, all’interno del portafogli dell’arrestato è stata trovata e sequestrata la somma complessiva di 500 euro in banconote di vario taglio.
Il Vito Cairo è stato tratto in arresto e, come d’intesa con l’Autorità Giudiziaria, condotto in carcere a disposizione del Pubblico Ministero.