Nella giornata dedicata alla lotta contro la violenza di genere, corre l’obbligo puntare i riflettori sull’attività svolta dalla Questura di Lecce sotto il profilo della prevenzione e della repressione del fenomeno.
Nell’ultimo anno, in provincia di Lecce, si è registrato trend in netta crescita della misura preventiva dell’ammonimento del Questore che ha visto l’emissione di 95 provvedimenti.
Episodio recente che ha visto la Polizia di Stato in prima linea nel contrasto del fenomeno della violenza di genere riguarda la vicenda di violenza sessuale subita da una giovane ventenne.
La sera del 17 novembre scorso, una giovane cittadina straniera di 20 anni residente a Galatina si è presentata presso gli Uffici del Commissariato locale raccontando di aver subito violenza sessuale a opera di uno sconosciuto.
Gli agenti, hanno accompagnato immediatamente la ragazza presso l’Ospedale dove è stata presa in cura dai sanitari che hanno attivato il protocollo previsto per casi di violenza.
La mattina seguente, a dimissioni avvenute, la vittima ha presentato querela presso gli uffici della Squadra di Polizia Giudiziaria e ha raccontato di aver cercato casa per le vie del centro storico della cittadina salentina.
Nell’occasione, sarebbe stata avvicinata da un uomo, che con una banale domanda dapprima l’ha approcciata, carpendone alcune informazioni, poi si è reso disponibile ad aiutarla riferendo di avere a disposizione, nella casa dove viveva con i genitori ed un nipote, una stanza libera, dicendo alla ragazza che i suoi genitori sarebbero stati felici di conoscerla anche subito. I due si sono incamminati verso l’abitazione dove però la giovane, una volta entrata, ha avuto l’amara sorpresa che non vi fosse nessuno. L’uomo dopo aver chiuso a chiave la porta e trattenuto con sé la chiave, sotto la minaccia di male fisico e dopo averle sequestrato anche il cellulare, avrebbe abusato di lei.
Gli investigatori, dalla descrizione dell’uomo e dei luoghi, hanno subito nutrito sospetti verso un 48enne, già noto alle forze dell’ordine, sottoposto a detenzione domiciliare. Grazie alle informazioni , sono stati individuati e acquisite registrazioni di impianti di videosorveglianza utili alle indagini e dalla cui visione si è giunti all’autore delle violenze.
Alla luce degli elementi emersi a suo carico, il Tribunale di Sorveglianza ha sospeso la misura alternativa ordinando l’immediata traduzione dell’arrestato presso il carcere di “Borgo San Nicola”.
Attualmente il 48enne è indagato per violenza sessuale, sequestro di persona e rapina, oltre che resistenza e minaccia a Pubblico Ufficiale, visto che ha assunto comportamenti tali da ostacolare di fatto l’esecuzione minacciando gli operanti e opponendosi all’esecuzione dell’arresto.
Naturalmente, i provvedimenti adottati in fase investigativa e /o dibattimentale non implicano alcuna responsabilità dei soggetti sottoposti ad indagini ovvero imputati e che le informazioni sul procedimento penale in corso sono fornite nel rispetto dei diritti della persona indagata e della presunzione di innocenza.
