Cocaina a facoltosi clienti, in cambio anche due ingressi gratuiti per lo stadio. Ai domiciliari, un 51enne leccese 

Secondo l’accusa, il centro della fiorente attività di spaccio imbastita da Antonio Maruccio, era Piazza Mazzini. Per lui sono stati disposti i domiciliari.

Finisce ai domiciliari con l’accusa di avere venduto svariate dosi di cocaina a facoltosi clienti.

I carabinieri della Compagnia di Lecce hanno arrestato Antonio Maruccio, 51 anni del posto. L’uomo in queste ore, è stato raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari, a firma del gip Edoardo D’Ambrosio, su richiesta del pm Maria Consolata Moschettini.

Secondo l’accusa, l’attività di spaccio sarebbe avvenuta tra il 2015 ed il 2020, attraverso spostamenti in macchina. Il centro della fiorente attività di spaccio era il centro di Lecce. Piazza Mazzini, per l’esattezza, che fungeva da base operativa per le attività illecite dell’uomo. E attraverso lo spaccio, aveva anche ottenuto un tenore di vita da persona facoltosa.

Tra i clienti sono stati individuati, tra gli altri, un avvocato ed un imprenditore. Si è risaliti a sette di loro, grazie all’analisi della memoria del telefonino di Maruccio. Sono già stati sentiti in Questura, durante le indagini, e segnalati alla Prefettura per consumo non terapeutico di sostanze stupefacenti.

Le indagini hanno preso il via, da un esposto anonimo.

Nel corso degli accertamenti investigativi sarebbe emerso che il tariffario stabilito per la cessione di cocaina, oscillava fra i 70 e gli 80 euro al grammo.

Non solo, poiché in una circostanza, Maruccio ottenne da un cliente, in cambio della cessione di cocaina, invece di denaro, l’ingresso gratuito per due persone a lui vicine, allo stadio di Via Del Mare (all’insaputa dell’Unione sportiva Lecce) per il match Lecce-Udinese. 

Marucccio, assistito dall’avvocato Benedetto Scippa, dovrà comparire mercoledi mattina dinanzi al gip Edoardo D’Ambrosio per l’interrogatorio di garanzia ( in modalità da remoto), nel corso del quale potrà fornire la propria versione dei fatti o avvalersi della facoltà di non rispondere.

Il 51enne leccese, inoltre, venne già arrestato nel gennaio scorso in flagranza di reato, sempre per spaccio.



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