Sperona l’auto della ex, la picchia e le strappa la borsa con il denaro. Arrestato

Sull’autovettura viaggiava anche la figlia della vittima. Per l’uomo sono stati disposti i domiciliari. Due altri arresti a Torre Vado per furto di carburante

Prosegue l’impegno dei militari del Comando Provinciale dell’Arma, allo scopo di assicurare la sicurezza dei cittadini e prevenire e reprimere i reati sul territorio salentino.

A Matino i Carabinieri della Stazione Locale, all’esito di una serie di accertamenti conseguenti alla denuncia/querela presentata dalla vittima, hanno arrestato in flagranza di reato un uomo ritenuto responsabile di atti persecutori perpetrati ai danni della ex convivente, culminati in un’aggressione nella giornata di oggi,  quando, in prossimità di una strada della cittadina salentina, a bordo della propria autovettura, dopo aver speronato quella condotta dalla donna, dove, tra l’altro, viaggiava in qualità di passeggero la figlia, ha forzato lo sportello, per poi picchiarla e strapparle la borsa contenente la somma di 100 euro.

L’arrestato, espletate le formalità di rito, sarà tradotto presso la propria abitazione di residenza in regime di arresti domiciliari, così come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

Furto di carburante a Torre Vado

A Torre Vado, marina di Morciano di Leuca, i militari della Stazione di Salve, a seguito di un servizio finalizzato a prevenire e reprimere i reati contro il patrimonio hanno tratto in arresto in flagranza di reato per furto un 32enne e un 37enne.

Nel corso delle verifiche, gli uomini della “Benemerita”, hanno fermato una Audi A3, di proprietà del 32enne e condotta dallo stesso e dopo una perquisizione hanno rinvenuto all’interno del portabagagli un bidone in metallo della capacità di 50 litri e una tanica di 10 litri, pieni di gasolio, rubato poco prima dal serbatoio di un  escavatore di proprietà di una ditta, parcheggiato all’interno di un cantiere.

Il mezzo era utilizzato per alcuni lavori per conto dell’Acquedotto Pugliese.

I due, espletate le formalità rito, sono stati sottoposti al regime della detenzione domiciliare così come disposto dal Giudice.