Sorpreso su un’auto rubata scappa, mente e colpisce un Carabiniere con un calcio: in carcere 29enne

Ha tentato in tutti i modi di evitare l’arresto, ma alla fine per un 29enne di Trepuzzi si sono aperte le porte del Carcere di Lecce con una lunga sfilza di accuse.

È bastato seguire il segnale Gps installato sulla Ford Escort station wagon di proprietà di un 62enne di Novoli per ritrovare l’auto e anche chi l’aveva rubata nel pomeriggio del giorno prima. Era parcheggiata in via Vecchia Carmiano, a Lecce ed è lì che si sono precipitati i Carabinieri del Norm della compagnia ‘sorprendendo’ anche l’autore del furto. Arrestarlo, però non è stato facile. Notando gli uomini in divisa, l’uomo ha abbandonato l’auto ed è scappato a piedi.

Quando la fuga è terminata “tra le braccia” dei militari per Morris Mattia Ciriolo, 29enne sottoposto all’affidamento in prova ai servizi sociali nel comune di Trepuzzi, sono cominciati i guai. Non aveva con sé alcun documento, ma in compenso se n’era andato in giro con diversi attrezzi da scasso. Non solo, era sotto effetto di stupefacenti e quando i militari hanno chiesto le sue generalità ha mentito, dichiarando il falso. Un ‘grossolano’ tentativo di farla franca, forse…

Quando è stato accompagnato al Comando provinciale dei Carabinieri per il foto-segnalamento sembrava tutto finito, ma all’uscita dall’autoradio, nonostante fosse stato ammanettato, ha colpito con un calcio un militare che lo stava ‘accompagnando’ per tentare un’ultima disperata fuga. Anche questa volta la corsa è durata pochissimo, meno di 300 metri. È stato fermato, di nuovo, dagli uomini dell’Arma e da alcuni agenti della Polizia di Stato dopo un breve inseguimento a piedi.

Lungo l’elenco delle accuse che gli sono state contestate: resistenza a Pubblico Ufficiale, lesioni personali, ricettazione, falsa attestazione su generalità a Pubblico Ufficiale e possesso di arnesi da scasso. Non solo, dovrà difendersi anche dall’accusa di inosservanza delle prescrizioni imposte dall’affidamento in prova.

Quando è stato fermato, infatti, le lancette dell’orologio avevano da poco segnato le 23.00. E di notte avrebbe dovuto trovarsi altrove, non certo in via vecchia Carmiano, dove ha incrociato i Carabinieri.

Una volta concluse le formalità di rito, per il 29enne si sono aperte le porte del Carcere di Lecce. Sarà anche segnalato alla Prefettura, per uso non terapeutico di sostanze stupefacenti.

In mattinata, Ciriolo è stato giudicato per direttissima. Assistito dall’avvocato Massimo Bellini, egli ha patteggiato ad 1 anno e 6 mesi. Il giudice Stefano Sernia ha comunque concesso gli arresti domiciliari. Invece, la Procura aveva chiesto il carcere per l’uomo.