I guai per un 66enne di Castrignano de’ Greci sono cominciati quando durante la perquisizione personale, domiciliare e veicolare sono spuntati fuori 15 pacchettini contenenti più di 17 grammi di cocaina e tutta l’attrezzatura necessaria per confezionare le dosi. Tanto è bastato a far scattare l’arresto, in flagranza di reato. Al termine delle formalità di rito l’uomo, che tra l’altro percepiva il reddito di cittadinanza, è finito ai domiciliari.
I fatti
Sono stati i Carabinieri di Martano, impegnati in un servizio finalizzato al contrasto dei reati in materia di stupefacenti a trovare, durante la perquisizione personale, veicolare e domiciliare, 17,42 grammi di cocaina, suddivisa in 15 involucri; un bilancino di precisione perfettamente funzionante; tutto il materiale necessario al confezionamento di dosi e 500 euro in contanti, in banconote di diverso taglio. Somma ritenuta dai militari il provento dell’attività di spaccio. Tutto sottoposto a sequestro, come accade sempre in questi casi. L’arrestato, che risulta essere percettore di reddito di cittadinanza, è finito ai domiciliari.
Durante la stessa operazione è stato segnalato alla competente Prefettura, per uso non terapeutico di sostanze stupefacenti, un 39enne trovato in possesso di 0,26 grammi di marijuana e di 0,65 grammi di hashish, sottoposta a sequestro.
Durante il controllo spunta la cocaina, in carcere 44enne
Sempre la cocaina ha “causato” guai ad un 44enne, fermato a Maglie dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile e trovato con la droga. Anche per lui è scattato l’arresto in flagranza.
L’orologio segnava le 20.20 quando l’uomo, al volante della sua auto, è stato bloccato per un controllo sulla strada stratale 275 che da Maglie conduce a Santa Maria di Leuca, all’altezza del comune di Aldo Moro. Non si sa bene cosa abbia insospettito gli uomini in divisa, fatto è che si è deciso di procedere con una perquisizione personale e veicolare, che ha consentito ai militari di trovare un involucro in cellophane contenente 50 grammi di cocaina che aveva nascosto sulla sua persona.
Per lui, assolte le formalità di rito, si sono aperte le porte della Casa circondariale di Lecce
