La portava in giro con lo scooter e dopo essersi appartato con lei in campagna, la baciava e la palpeggiava alle gambe. Sono le accuse contestate al 52enne di un comune del Basso Salento, finito in manette e ristretto ai domiciliari nella giornata di ieri.
L’arresto è stato eseguito dagli agenti del Commissariato di Polizia di Stato di Taurisano, guidati dal vice questore Salvatore Federico, in esecuzione all’ordinanza della misura cautelare degli arresti domiciliari emessa dal gip Simona Panzera, su richiesta del pm Alessandro Prontera.
Il 52enne risponde dell’ipotesi di reato di violenza sessuale aggravata e dovrà presentarsi, probabilmente nella giornata di sabato, davanti al gip Panzera, per l’interrogatorio di garanzia. In quella sede, assitito dall’avvocato Walter Gravante, potrà difendersi dalle accuse o avvalersi della facoltà di non rispondere.
Invece, il padre della persona offesa, in qualità di esercente la potestà genitoriale, è assistito dall’avvocato Davide Micaletto. Le indagini sono scattate dopo la denuncia-querela presentata dal padre agli inizi di luglio.
In base a quanto viene contestato dal pm, la 15enne sarebbe stata molestata da un parente acquisito, molto più grande di lei. Il 52enne, nel mese di luglio, dopo averla invitata a fare un giro in scooter, avrebbe abusato della ragazzina, costringendola a subire palpeggiamenti alle gambe. E pochi giorni dopo, ci avrebbe riprovato (in occasione di un nuovo giro), provando a baciarla, allungandole le mani sulle gambe e nelle parti intime. Sul momento, la ragazza rimase come paralizzata dalla paura.
Dopo i fatti, “l’amico di famiglia” l’avrebbe scongiurata di non raccontare nulla in famiglia, chiedendole scusa, attraverso una serie di messaggi via WhatsApp. E proprio attraverso vari messaggini, il 52enne l’avrebbe adescata ed invitata a dormire con lui. E le avrebbe rivolto una serie di apprezzamenti a sfondo sessuale, dicendole “A tie sta pensu” e “Bonazza“.
La vittima avrebbe, invece, trovato il coraggio di confidare tutto ad un’amica, per poi riferire ogni cosa al fratello che successivamente ne parlava con il padre.
Inoltre, altre avances a sfondo sessuale erano arrivate anche mentre facevano il bagno assieme, poiché in mezzo alle onde, il 52enne toccava il sedere della ragazzina. La 15enne è stata anche ascoltata in fase d’indagine, attraverso la modalità protetta, vista la giovane età.
Secondo il gip Panzera, “la gravità della condotta e le modalità del fatto, riconducibile ad una più ampia vicenda di sistematici abusi sessuali nei confronti della persona offesa…e soprattuto l’assenza di remore nel dare libero sfogo alle proprie pulsioni, denotano la spiccata pericolosità criminale dell’indagato”.
