Avrebbe preteso rapporti sessuali dalla suocera, minacciandola? Assolto un 37enne

Il 37enne è stato assolto dal reato di sequestro di persona. Era accusato di aver chiuso a chiave la suocera in una stanza per due ore.

Rispondeva dell’accusa di aver abusato sessualmente della suocera, che in una circostanza veniva anche chiusa in camera per oltre due ore, ma al termine del processo di primo grado un 37enne di Aradeo è stato assolto.

La sentenza è stata emessa dai giudici della prima sezione collegiale (presidente Annalisa De Benedictis) che hanno accolto la concorde richiesta di assoluzione del pubblico ministero Giorgia Villa e dell’avvocato Lorenzo Rizzello, legale dell’imputato, che hanno ritenuto inattendibili le dichiarazioni della suocera. Il 37enne rispondeva di violenza sessuale e sequestro di persona.

La donna si era costituita parte civile con l’avvocato Anna Maria Congedo.

Le accuse

Venivano contestati all’imputato alcuni episodi di violenza, nei confronti della madre della convivente. In particolare, fino ad agosto del 2017, l’uomo avrebbe costretto la suocera a subire palpeggiamenti e molestie sessuali. In che modo? Minacciandola di morte e percuotendola con calci e pugni ed addirittura afferrandola violentemente per la gola. Non solo, il 37enne avrebbe cercato di “ottenere” rapporti sessuali, nonostante il rifiuto della donna. Nel settembre dello stesso anno, l‘uomo avrebbe chiuso a chiave la suocera in una stanza per due ore.

Nel primo processo, l’imputato venne assolto dalle accuse di lesioni e maltrattamenti verso la convivente, la suocera ed il fratello di quest’ultima e condannato ad 1 anno e 3 mesi soltanto per resistenza a pubblico ufficiale.

Il pm, però, durante il dibattimento, alla luce di nuovi elementi (venne ascoltata la suocera), chiese che l’imputato venisse giudicato anche per i reati più gravi di violenza sessuale e sequestro di persona.

L’uomo era finito in manette nel settembre del 2017, dopo l’ennesima lite in famiglia. La convivente e la madre chiesero l’intervento dei carabinieri e successivamente si rivolsero ad un Centro antiviolenza. Il 37enne si trova attualmente a piede libero, dopo aver trascorso un periodo prima in carcere e poi ai domiciliari.