“Dammi i soldi se vuoi che lasci la casa”, 48enne di Surbo assolto dall’accusa di tentata estorsione

Non solo, poiché il giudice ha disposto la trasmissione degli atti alla Procura, per calunnia e falsa testimonianza a carico della parte civile.

Era accusato di avere preteso soldi per lasciare la casa, ma un 48enne di Surbo assolto, “perché il fatto non sussiste“, dall’accusa di tentata estorsione.

La sentenza è stata emessa dal giudice monocratico Stefano Sernia, al termine del processo. Non solo, poiché il tribunale ha disposto la trasmissione degli atti alla Procura, per calunnia e falsa testimonianza a carico della parte civile.

L’imputato, L.M., 48 anni di Surbo, è difeso dall’avvocato Francesco Spagnolo. Invece, la parte civile, è difesa dal legale Mauro Marzano.

I fatti risalgono al periodo compreso tra marzo ed aprile del 2019 e si sarebbero verificati a Lecce.

L’accusa sosteneva che L.M. avesse ricevuto in comodato gratuito, un immobile con l’intesa di rilasciarlo non appena gli fosse richiesto. L’occupante, invece, avrebbe richiesto la somma di 200 euro per lasciare l’abitazione. E avrebbe minacciato la donna, dicendole: “tu mi dai 200 euro e io ti rendo le chiavi”. Secondo l’accusa il piano estorsivo andò in porto e l’uomo rimase in quella casa.

Successivamente, la donna sporse denuncia, dando vita all’inchiesta. Le accuse, come detto, sono però “cadute” al termine del processo.



In questo articolo: