
Assolto con formula piena, anche in secondo grado, il direttore sportivo del Lecce, Pantaleo Corvino.
I giudici della Corte di Appello di Napoli, nelle scorse ore, hanno ritenuto, il 70enne di Vernole, non colpevole del reato di evasione fiscale e false fatturazioni, per non aver commesso il fatto, dopo il ricorso presentato dalla Procura.
Pantaleo Corvino è difeso dagli avvocati Riccardo Giannuzzi e Saverio Sticchi Damiani che hanno chiesto l’assoluzione. Il sostituto procuratore generale ha invece invocato la condanna ad 1 anno e 4 mesi. Anche in primo grado, Corvino venne assolto da ogni accusa, al termine del processo con rito abbreviato.
L’inchiesta è stata coordinata dalla Procura di Napoli. I fatti riguardavano la trattativa per Adrian Mutu in forza alla Juventus. Corvino, in qualità di direttore sportivo pro tempore della Società Acf Fiorentina, e Andrea della Valle, rappresentante legale della stessa società, erano accusati di avere evaso l’imposta sul valore aggiunto avvalendosi di fatture soggettivamente false.
Tra i 64 indagati della maxi inchiesta, comparivano l’ex presidente della Juventus Jean Claude Blanc, il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis, il dirigente del Milan Adriano Galliani, il presidente della Lazio Claudio Lotito, l’agente Alessandro Moggi ed alcuni calciatori. La Procura ipotizzava, nel periodo compreso tra il 2009 e il 2013, un “meccanismo fraudolento architettato per sottrarre materiale imponibile alle casse dello Stato” nella compravendita dei calciatori.