
Ha tentato di investire Don Antonio Coluccia, ma un agente della scorta del prete antimafia si è accorto di quanto stava accadendo e ha evitato il peggio. Momenti di terrore per il sacerdote salentino, da sempre impegnato nella lotta alla criminalità.
Secondo una ricostruzione dell’accaduto, Don Antonio si trovava nel quartiere nel quartiere Tor Bella Monaca di Roma per partecipare a una manifestazione per la legalità, quando mentre il corteo si trovava in via dell’Archeologia è giunto un uomo in sella a un T-max che ha cercato di travolgere il prete-caggio, facendosi largo tta la folla. Un agente della sua scorta, originario di Specchia, ha visto tutto, giusto in tempo per “salvare” il sacerdote coraggio che è rimasto illeso. È stato anche esploso un colpo di pistola che ha raggiunto e ferito all’avambraccio il conducente dello scooter, un bielorusso di 28 anni già noto alle forze dell’ordine che, una volta fermato dopo una colluttazione, è stato condotto in Ospedale, dove si trova in stato di fermo. Anche l’agente è stato accompagnato al Policlinico Casilino.
I messaggi di solidarietà
Una volta diffusa la notizia di quanto accaduto è giunta la solidarietà del mondo politico pugliese e salentino: “Esprimo la mia più sentita solidarietà e vicinanza a Don Antonio Coluccia, aggredito durante una manifestazione per la legalità. Un atto vile che non bisogna sottovalutare perché colpisce un simbolo della lotta alla mafia e alla criminalità organizzata. Sono certo che da questa vicenda Don Antonio trarrà ulteriore forza per portare avanti con ancora più determinazione le sue battaglie sapendo di poter contare sulla condivisione e gratitudine della parte sana della società. Auguri di pronta guarigione all’agente della Polizia di Stato ferito nel tentativo di proteggere il religioso”, ha fatto sapere in una nota il deputato di Fratelli d’Italia Saverio Congendo.
“Esprimiamo, a nome di tutta la comunità del MoVimento Cinque Stelle Puglia, la nostra vicinanza a don Antonio Coluccia, da anni in prima linea nella lotta allo spaccio. Lo conosciamo e siamo certi che la tentata aggressione di oggi non lo fermerà. Don Antonio sa di non essere solo e continuerà con ancora più forza nel suo impegno per sottrarre i giovani dal mondo della droga e noi saremo sempre al suo fianco e dalla parte della legalità. Il nostro abbraccio e l’augurio di una pronta guarigione vanno all’agente che con il suo tempestivo intervento ha evitato che don Antonio Coluccia fosse investito”, sono state, invece, le parole del Vicepresidente del Consiglio Regionale Cristian Casilli.
“Esprimo tutta la mia solidarietà a don Antonio Coluccia, salentino originario di Specchia, per il vile gesto di cui è stato vittima ieri durante la marcia della legalità a Roma a Tor Bella Monaca. L’aggressione, fallita solo grazie al gesto eroico dell’agente rimasto ferito, è un attacco non solo al simbolo vivente della lotta alla criminalità organizzata e dunque allo spaccio di sostanze stupefacenti, ma è un vero e proprio attacco allo Stato. Don Antonio ha bisogno di sentire il sostegno di tutti noi perché non sarà mai solo nella sua grande battaglia contro l’illegalità. A lui va tutto il mio sostegno e l’invito a non fermarsi mai, perché accanto a lui c’è tutta l’Italia onesta che non piegherà mai la testa di fronte alla criminalità”, ha dichiarato il Consigliere Regionale Paolo Pagliaro.