B&b abusivi e mancato versamento della tassa di soggiorno: multa salata per quattro strutture leccesi

Anche in autunno continuano i controlli da parte della Polizia Locale sulla regolarità dei conti nelle strutture ricettive di Lecce. Con il centro storico ancora invaso dai turisti, gli agenti hanno riscontrato irregolarità in un B&b, una casa vacanza e due agriturismi.

L'estate sarà anche passata, ma il turismo pare proprio non volersi arrestare. Lecce e il Salento sono infatti invasi da visitatori provenienti da ogni parte d'Italia e d'Europa. Molte comitive, gruppi organizzati, soprattutto di persone un po' avanti negli anni che, lasciato il Salento in preda ai giovani nel corso dei mesi estivi, adesso si godono le meraviglie del barocco.
 
Accanto a tutto, però, continuano anche le attività di controllo sule regolarità turistiche da parte delle Forze dell'Ordine. B&B, case vacanza, agriturismi: la regolarità delle strutture ricettive e il pagamento dell’imposta di soggiorno resta al centro delle verifiche da parte della Polizia Locale che non conosce tregua.
 
Dal centro storico al litorale, il nucleo di Polizia Ammnistrativa continua a monitorare il territorio attraverso le verifiche incrociate tra i dati provenienti dal Settore Attività Economiche e Produttive dell’Amministrazione comunale e le ricerche effettuate su portali quali Airbnb.it e Booking.com. E proprio al termine degli accertamenti svolti nelle ultime settimane in quattro sono finiti tra le maglie dei controlli.
 
Si tratta, in particolare, di due proprietari di appartamenti nei pressi dalla Chiesa del Carmine, pubblicizzati rispettivamente come B&B e come casa vacanza, completamente abusivi, e di due titolari di agriturismo, con annessa struttura ricettiva, non in regola con gli obblighi sull’imposta di soggiorno, uno in zona Torre Chianca, l’altro in località Borgo Piave.
 
Ottime le recensioni sui siti specializzati per le strutture ricettive nel cuore del centro storico, che, al momento del sopralluogo, ospitavano turisti russi e statunitensi, ma nessuna delle due è risultata strutturalmente in possesso dei requisiti previsti dalla legge regionale per svolgere l’attività ricettiva. Entrambi i proprietari, una donna residente fuori città ed un professionista leccese, saranno raggiunti da una sanzione di 3mila 333 euro e dalla segnalazione al Settore Tributi e Fiscalità Locale per i provvedimenti conseguenti all’evasione dell’imposta di soggiorno. Naturalmente la stessa segnalazione sarà inoltrata a carico dei titolari dei due agriturismo.
 
Nel primo caso sarà contestato il mancato versamento del dovuto per l’attività svolta nell’ultimo trimestre, nel secondo, invece, l’evasione totale del pagamento della “tassa turistica, sin dall’anno di apertura, il 2012, sempre relativamente all’attività ricettiva annessa all’agriturismo di sei camere per un totale di 18 posti letto.



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