“Abili solo per votare”, i disabili di Scorrano alzano la voce contro le barriere architettoniche

Un gruppo di disabili di Scorrano, stanchi che alcuni edifici pubblici siano per loro off-limits, ha deciso di alzare la voce: “vogliamo essere considerati”

Non si fermeranno certamente alle mail inviate alla redazione di leccenews24.it alcuni disabili di Scorrano. È loro intenzione proseguire oltre e rivolgersi direttamente al Prefetto di Lecce. Oggetto delle loro lamentele è la sede comunale, i cui uffici si trovano nel bellissimo, ma per loro inagibile Palazzo Veris.

Tante battaglie sulle barriere architettoniche e sulla accessibilità diffusa che cadono nel vuoto nel momento in cui per recarsi al Municipio bisogna scalare una vera e propria montagna. Impossibile per chi non ha la fortuna di camminare con le proprie gambe.

‘Siamo cittadini come tutti gli altri, paghiamo le tasse, ma non possiamo partecipare ai Consigli Comunali, non possiamo prendere parte attiva alla vita amministrativa di città. Per protocollare un documento qualsiasi dobbiamo delegare amici, parenti e familiari, non possiamo mai agire autonomamente. E questo perché una serie di scale e di gradini inaccessibili ci impediscono di esercitare quello che è un nostro sacrosanto diritto. Si badi bene che quelle scale non sono difficili da percorrere soltanto per noi diversamente abili, ma anche per gli anziani e per tutti coloro che non solo allenati quotidianamente alla vita sportiva…’.

Le mail pervenute in redazione sono accompagnate da un importante book fotografico che testimonia ogni loro parola. Abbiamo sempre seguito le associazioni che fanno dell’abbattimento delle barriere architettoniche una ragione di impegno sociale. Non potevamo certamente sottrarci a questa richiesta d’aiuto.

‘Giù, nell’atrio del Palazzo – continuano – sono installati due campanelli che servirebbero a far scendere l’usciere. Peccato che questa figura non esista da circa dieci anni. Insomma, noi diversamente abili serviamo soltanto quando si deve votare?‘.

Le lamentele proseguono anche in merito alla situazione in cui versa l’ufficio dei Servizi Sociali di Scorrano, al quale i diversamente abili sono costretti a rivolgersi. La situazione descritta pare essere insostenibile: ‘Gli impiegati non dispongono di un computer. La stanza dei servizi sociali sembra un tugurio. Maleodorante, per giunta. Quando piove dalle vetrate entra acqua. Quelle vetrate non sono apribili, non può esserci ricambio d’aria, sono sigillate. La pioggia fa otturare i tubi di scolo sul terrazzo, sul quale certamente è ammassato guano di piccione se non proprio piccioni morti. Quell’acqua puzzolente e certamente insalubre cola dai muri fino ad arrivare al bar di fronte, sulla pubblica via!’

La disamina dei disabili prosegue anche sull’ufficio anagrafe: ‘Un altro problema per noi molto grave è quello dell’ufficio anagrafe a cui ci rivolgiamo. Quell’ufficio non è a Palazzo Veris, bensì da esso distaccato. Bene. In quel locale non c’è un bagno pubblico per i dipendenti e nemmeno per i cittadini. Più di una volta – concludono – abbiamo trovato il cartello ”torno subito”. Chieste spiegazioni, i dipendenti ci hanno risposto che avevano urgente bisogno di andare in bagno. Insomma, si sospende un servizio pubblico, per andare in bagno…’

Accuse forti e ben dettagliate a cui certamente l’Amministrazione avrà modo di rispondere e a cui daremo altrettanto spazio. Nella giornata di oggi, il sindaco, evidentemente impegnato sui tanti fronti della gestione di un comune importante quale quello di Scorrano, non ha potuto rispondere alle nostre chiamate. In qualsiasi momento, come è avvenuto in altre occasioni, ci sarà spazio per la sua replica.

Di certo i disabili non si fermano. Non ne fanno né una questione politica, né una questione personale. Per loro è arrivato soltanto il momento di far sentire la propria voce.