Portare a spasso il cane con il guinzaglio mentre si è in sella ad una bicicletta è vietato dalla legge. Lo è anche lasciarlo libero di correre accanto alla due ruote: lo stabilisce l’articolo 182, comma 3, del Codice della Strada, ma il padrone pizzicato dalle Guardie Zoofile sulla Santa Maria al Bagno-Santa Caterina di Nardò proprio mentre stava ”trasgredendo” non ha preso bene il “rimprovero” tant’è che un normale controllo si è trasformato in uno spiacevole episodio. Gli uomini in divisa, colpevoli solo di fare il loro dovere, sono stati aggrediti verbalmente con minacce e offese solo per aver “informato” l’uomo della norma, chiara ma raramente applicata.
I fatti
In questo caso, l’uomo è stato fermato mentre, in sella alla sua bicicletta, trainava con il guinzaglio un cane di grossa taglia, mentre un secondo cane, sempre di sua proprietà, lo seguiva senza “catena”. I Pubblici Ufficiali lo hanno fermato, ma hanno ricevuto in cambio pesanti minacce e offese. Nonostante questo, hanno gestito “l’inconveniente” prima che prendesse una brutta piega. Sono riusciti, insomma, ad evitare che la situazione degenerasse.
Il proprietario ora dovrà rispondere dinanzi all’autorità Giudiziaria di oltraggio e minacce a Pubblico Ufficiale e di maltrattamento di animali.
Obbligare un cane a correre in maniera innaturale senza poter scegliere di fermarsi qualora ne abbia la necessità, infatti, potrebbe configurare il reato di maltrattamento di animali. Inoltre il Regolamento Comunale e il codice della strada prevedono una pesante sanzione amministrativa per chi viola tale norma. Tant’è che l’uomo è stato anche multato dalle guardie zoofile con una sanzione amministrativa di 177 euro.