Covid in Puglia, in 24 ore nuovi più di 9mile casi e 10 decessi. 1.651 in provincia di Lecce

Sono 665 i positivi ricoverati in area non critica secondo il bollettino epidemiologico della Regione. 69 i pazienti in terapia intensiva

Il picco della pandemia è stato superato per Pier Luigi Lopalco. Secondo l’ex assessore il punto più alto di contagi è stato raggiunto dopo la Befana. Ma i numeri dei nuovi casi contati ogni giorno nel bollettino epidemiologico preoccupa, anche per la pressione che il virus causa nei reparti dedicati ai pazienti Covid. Per l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, la percentuale di posti letto occupata è ferma al 13% (0%) in rianimazione, mentre la soglia critica per il passaggio in zona gialla è del 10%. Un punto in più in malattie infettive, medicina generale e pneumologia, dove il tasso di occupazione è salito al 23% (+1%) contro il tetto massimo del 15% fissato dal Governo. Dati confermati anche nel report quotidiano: nei reparti di area non critica i pazienti ricoverati sono passati da 655 a 665. In terapia intensiva, i posti letto occupati sono 69 contro i 64 di ieri.

Sul fronte dei contagi, sono 9.433 i tamponi positivi su 94.146 test effettuati nelle ultime 24 ore (incidenza del 10%). La provincia con più casi è ancora quella di Bari, con 3.072. In provincia di Lecce sono 1.651 i salentini finiti in isolamento. Altro giorno con 10 decessi. Il totale delle vittime da inizio pandemia sale a 7.084.

Aumentano gli attuali positivi: i pugliesi che stanno facendo i conti con il virus sono 139.003 contro i 133.344 di ieri. Cresce il numero delle persone guarite dal virus, a quota 341.059. Ventiquattro ore fa erano 328.574.

I nuovi casi per provincia:

  • Provincia di Bari: 3.072
  • Provincia di Bat: 1.068
  • Provincia di Brindisi: 837
  • Provincia di Foggia: 1.425
  • Provincia di Lecce: 1.651
  • Provincia di Taranto: 1.281
  • Residenti fuori regione: 52
  • Provincia in definizione: 47

«Credo che abbiamo raggiunto il picco della pandemia dopo la Befana, ne stiamo uscendo» ha dichiarato l’ex assessore alla Sanità. Senza voler fare previsioni troppo ottimistiche, dice, in primavera potrebbe esserci una nuova fase della pandemia «con la popolazione in gran parte vaccinata o entrata in contatto con il virus».



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