Incendiato il portone dell’abitazione dell’ex sindaco Nicola Fiorito, paura a Ruffano

Incendiato nella notte il portone dell’abitazione di Nicola Fiorito, ex sindaco di Ruffano, quando fortunatamente in casa non c’era nessuno. Si indaga per risalire agli autori del gesto.

Paura nel cuore della notte a Ruffano per i residenti di via Borgo Nuovo, svegliati improvvisamente da un forte di bruciato. Il fumo non ha lasciato spazio a dubbi: in strada era sicuramente accaduto qualcosa. È bastato uscire per rendersi conto che qualcuno, al momento senza volto e nome, aveva incendiato il portone d’ingresso dell’abitazione di Nicola Fiorito, ex sindaco della cittadina, utilizzando probabilmente del gasolio o del liquido infiammabile. Inispiegabili i motivi del gesto. Toccherà agli uomini delle forze dell’ordine, intervenuti sul posto, cercare di risalire agli autori di quella che sembra a tutti gli effetti una intimidazione.

Una volta scattato l’allarme, la strada si è illuminata di sirene. Quelle degli agenti del Commissariato di Taurisano che indagano sull’accaduto. Presenti anche i colleghi della Scientifica alla ricerca di tracce utili per chiudere il cerchio. Danni a parte, ancora da quantificare, nessuno è rimasto ferito. Il commercialista non era in casa. Insieme alla sua famiglia si trovava altrove.

Fiorito, che è stato anche assessore provinciale, ha guidato la cittadina del Basso Salento per diverse consiliature: dal 1994 al 1996. E ancora dal 2000 al 2009, quando con un decreto firmato dal Presidente della Repubblica, all’epoca Giorgio Napolitano era stato rimosso. Nei processi in cui è stato sul banco degli imputati è stato sempre assolto. Negli ultimi anni aveva preso spesso posizione contro quelli che definiva “brutti giri in città”.

Toccherà agli inquirenti ricostruire la cornice dei fatti in cui è maturato il presunto attentato che avrebbe potuto avere conseguenze ben più gravi. In un primo momento, le voci parlavano di una bomba molotov artigianale lanciata contro il muro, poi la notizia è stata smentita.

Solidarietà dei consiglieri

“Apprendiamo del vile atto di cui è stato vittima il consigliere Nicola Fiorito. A lui e alla sua famiglia, turbata nella serenità, rivolgiamo sincera solidarietà e condanniamo fermamente il gesto” hanno dichiarato i consiglieri MariaRosaria Orlando, Massimo Cantoro e Lucia Orlando fiduciosi che chi indaga possa chiudere presto il cerchio ed individuare il responsabile o i responsabili del gesto, restituendo alla comunità quella serenità persa e quel senso di sicurezza di cui ha bisogno.

Non solo, i consiglieri hanno sentito il dovere di inviare una segnalazione al Prefetto. “A seguito del ripetersi di atti delittuosi in danno a cittadini (come gli atti incendiari di auto, il rogo appiccato al chiosco in Piazza Libertà, ed altri) culminati nel gesto più estremo e violento, perpetrato ai danni del consigliere Fiorito – si legge nella nota a loro firma – abbiamo deciso di portare tale situazione all’attenzione del Prefetto, confidando nell’esercizio delle facoltà e dei poteri che derivano all’organo dello Stato, a salvaguardia di un sintomatico pregiudizio dell’ordine, sicurezza e dell’incolumità pubblica”.



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