Non erano certo un bel vedere per l’occhio dei gallipolini e dei tantissimi turisti che in queste settimane stanno affollando la Perla dello Jonio tutte quelle vecchie imbarcazioni, unità da diporto e da piccola pesca abbandonate da tempo immemorabile nelle aree portuali antistanti il Castello Angioino e il meraviglioso Seno del Canneto.
Davano piuttosto l’idea della trascuratezza e del degrado in un momento in cui è necessario presentarsi agli occhi dei visitatori con l’abito più bello per dare la sensazione del controllo del territorio innazitutto e dell’ordine e del decoro poi.
La Guardia Costiera aveva promesso di rimuovere tutti quei relitti, al fine di consentire la libera e sicura fruizione delle aree portuali e per tutelare l’ambiente marino e costiero della Città Bella.
Bene, la promessa è stata mantenuta.

I militari, coadiuvati da personale specializzato e con l’ausilio di macchine operatrici del Comune di Gallipoli, hanno portato a termine la missione, dando continuità alle attività di controllo sul demanio marittimo.
Una ditta autorizzata ha poi provveduto allo smaltimento delle barche “rifiuto”. Lo scorcio urbano è diventato di ben altro appeal.
