Cadavere nella cisterna, si cercano risposte nell’autopsia

Attesa per l’autopsia sul corpo del 78enne di Specchia ritrovato in una cisterna. L’esame sarà utile a ricostruire l’accaduto

cadavere cisterna speccia

Dopo la scoperta del corpo di Vincenzo Scupola, il pensionato di Specchia ritrovato senza vita in una vasca per la raccolta dell’acqua piovana e il fermo del fratello, accusato di averlo colpito con un bastone di legno alla fine di un acceso litigio, il prossimo passo per ricostruire quanto accaduto nelle campagne in contrada Fontanelle sarà l’autopsia. Toccherà al medico legale Alberto Tortorella dare le risposte che, al momento, mancano. Gli accertamenti serviranno per prima cosa a stabilire la causa del decesso del 78enne, recuperato dai Vigili del Fuoco del distaccamento di Tricase, dopo aver svuotato la cisterna.

La lite finita in tragedia

Stando alle prime informazioni trapelate, il 78enne si trovava nel terreno di sua proprietà, non lontano dalla strada comunale San Demetrio, quando è giunto il fratello, con cui – si mormora – i rapporti erano tesi da tempo. L’uomo, più piccolo, ha un appezzamento vicino e potrebbe essere stata questa la scintilla che ha fatto scoppiare la lite. Certo è che i due hanno discusso, come raccontato anche da un testimone, di passaggio lungo la stradina di campagna proprio quando il battibecco era degenerato. Agli uomini delle Forze dell’Ordine, l’inconsapevole “spettatore” ha raccontato di aver visto un anziano a terra, in una pozza di sangue e, non lontano, una seconda persona con un bastone tra le mani. Una ‘casualità’ che è stata determinante per gli agenti del commissariato di Taurisano, diretti dal vicequestore Salvatore Federico, che sono giunti sul posto e hanno dato il via alle indagini.

L’autopsia

Se la sequenza sembra delineata a grandi linee, manca qualche tassello fondamentale. Da qui, l’importanza dell’autopsia che dovrà rispondere a molte domande. Il 78enne che, stando ad un primo esame, aveva numerose ferite al volto e alla testa, è stato gettato nella cisterna quando era già morto oppure è caduto quando era ferito e quindi è annegato? E ancora, è stato un incidente, nel tentativo di scappare o di lavarsi il sangue dal viso o è stato spinto?

Su disposizione del pubblico ministero Simona Rizzo, titolare del fascicolo di indagine, il corpo dell’uomo è stato trasferito nella camera mortuaria del “Vito Fazzi” di Lecce, dove dovrebbe svolgersi l’autopsia che sarà utile per sciogliere i dubbi rimasti sulle cause della morte dell’uomo e sulla dinamica dell’accaduto.

Dovrebbe essere fissata anche l’udienza di convalida del fermo del fratello minore della vittima, trasferito nel carcere di Lecce, in attesa di comparire dinanzi al Gip. Le strada in questo caso saranno due: o risponderà alle domande del Giudice, magari confermando quanto detto durante l’interrogatorio o si avvarrà della facoltà di non rispondere.