Cadavere nascosto in casa a Corigliano. Doppia consulenza per far luce sul giallo

Nelle prossime ore, il medico legale, procederà all’identificazione del cadavere ormai scheletrizzato, che si presume sia dell’84enne Antonio Caracciolo

Ci sarà una doppia consulenza per fare luce sul giallo di Corigliano. Nelle prossime ore, il medico legale, che ha effettuato i primi prelievi, procederà all’identificazione del cadavere ormai scheletrizzato, che si presume sia dell’84enne Antonio Caracciolo, attraverso l’esame del Dna. E intanto hanno preso il via gli accertamenti sulle ossa, per cercare di risalire alle cause della morte e al periodo del decesso.

A breve, il pm Luigi Mastroniani disporrà anche una consulenza tecnica, per analizzare i dati contenuti nei telefonini sequestrati, alla ricerca di elementi utili alle indagini condotte dai carabinieri della Compagnia di Maglie.

Va detto che nella mattinata di martedì scorso, si è svolto l’interrogatorio fiume di Luigi Roberto Caracciolo, 55enne di Corigliano d’Otranto, su cui indaga la Procura. L’indagato, assistito dall’avvocato Fabrizio Ruggeri, ha risposto alle domande del pm Mastroniani. L’uomo avrebbe riferito che il padre Antonio è ancora vivo e che si trova in Svizzera. Una ricostruzione ritenuta inattendibile dagli inquirenti. Era presente anche la psichiatra Mariangela Pascali che avrà il compito di verificare lo stato di salute mentale del 55enne.

Nei giorni scorsi, l’uomo era stato iscritto nel registro degli indagati per l’ipotesi di reato di omicidio, ma solo per permettere di effettuare tutti gli approfondimenti del caso e per dare la possibilità all’indagato di nominare un consulente di parte in vista dell’autopsia. Inoltre, è indagato sempre a piede libero, per occultamento di cadavere. Il sospetto degli inquirenti è che il figlio dell’84enne possa avere nascosto la morte del padre, per oltre un anno, per continuare a riscuotere la sua pensione. E nelle scorse ore, due postamat sono stati posti sotto sequestro e verranno esaminati tutti i prelievi.

Ricordiamo, che il 14 marzo scorso, i carabinieri della locale stazione si sono presentati in casa di Luigi Roberto Caracciolo a Corigliano d’Otranto, con un decreto di perquisizione. Successivamente, l’uomo è stato accompagnato a casa di suo padre, in via San Lorenzo, per aprire la porta. Ed è stato rinvenuto un cadavere in stato di decomposizione. Era avvolto in alcune coperte e adagiato su una brandina con accanto un ventilatore acceso, in una abitazione.

Una risposta al giallo di Corigliano d’Otranto potrebbe arrivare dagli accertamenti medico-legali.