La clientela affezionata era solita arrivare lì, in via Pitagora, per gustarsi in compagnia dei propri amici uno di quei gustosi panini. Quel camioncino rappresentava più di un semplice punto dove ristorarsi. Da oggi, o meglio, da ieri notte, ciò non sarà ancora possibile. Colpa dell’incendio che l’ha coinvolto, intorno alle 2.00 circa, distruggendo ogni cosa. Del mezzo, ormai, ne è rimasto soltanto lo scheletro. Bruciato, incenerito. Non solo. Pare che alla base del rogo sussista la matrice volontaria. Un gesto doloso, insomma, sul quale le forze dell’ordine salentine stanno indagando. In quello spiazzo vicino al mercato di Settelacquare – dove, ad alcuni metri di distanza, sostano anche i pullman – le “lingue di fuoco” sono riuscite a divorare un’attività economica ben avviata e, potremmo dire, storica nel capoluogo salentino.
Sul posto, per effettuare i rilievi del caso, c’erano i Carabinieri del Comando Provinciale leccese. I quali, assieme ai pompieri – sopraggiunti prima dei militari al fine di fermare l’avanzata del divampo – avrebbero rinvenuto tracce inequivocabili a causa della detonazione: una bombola incendiaria. I “caschi rossi” però, con la loro esperienza e professionalità, hanno evitato che l’azione distruttrice del fuoco si propagasse ulteriormente. Bisognerà comprendere, adesso, se in zona sorgano telecamere di videosorveglianza. E magari, tramite eventuali immagini registrate, risalire agli autori del deprecabile gesto.
Non appare un periodo fortunato, per il Salento, in relazione a episodi di tale natura. Basti pesare a quanto accaduto a Monteroni di Lecce, nella notte tra Martedì e Mercoledì della settimana in corso, ad un furgone che conteneva delle calzature pronte per essere distribuite sui mercati.