Maxi operazione anti affitti in nero quella condotta negli ultimi giorni dal Comando Regionale della Guardia di Finanza in tutta la Puglia che, proprio per arginare il fenomeno tipicamente estivo ha disposto l’esecuzione di un piano straordinario di interventi.
Il piano, in particolare, si colloca nell’ambito della missione istituzionale del contrasto all’illegalità economica e finanziaria, con lo scopo di scoprire le locazioni “in nero” di seconde/terze case in luoghi a più spiccata vocazione turistica, come nel caso delle località di villeggiatura e delle città d’arte, dove talvolta, alcuni proprietari degli immobili non dichiarano i compensi percepiti sfruttando la limitata durata dei contratti.
Al termine dell’operazione che si è dislocata in tutta la regione sono stati contati ben 305 interventi, nel corso dei quali sono state registrate 105 irregolarità che hanno consentito di accertare una base imponibile recuperata a tassazione ed un’imposta di registro evasa per complessivi 220.000 euro.
Tante quindi le situazioni particolarmente critiche che si sono registrate anche in Salento. Nel dettaglio, una specifica menzione meritano i controlli eseguiti nel comune di Gallipoli, dove è stata riscontrata anche la violazione dell’ordinanza del Sindaco che mira alla prevenzione delle condizioni igienico sanitarie degli alloggi nei casi di sovraffollamento ad uso abitativo, fenomeno definito “case pollaio”.
Particolari criticità sono emerse anche ad Andria tutte concentrate all’interno di un autoparco di circa un ettaro di estensione nel quale sono stati irregolarmente concessi in locazione 89 box e 39 posti auto; infine i controlli eseguiti nel comune di Bitonto in cui è stato individuato un soggetto con la disponibilità di 40 locali affittati “in nero”.
