
Termina con il proscioglimento di progettisti, ex vicesindaco ed ex dirigente comunale, ma con la conferma della confisca, il processo di secondo grado sul progetto pilota “Abaco dei Trulli” che, nel gennaio del 2018, culminò in un maxi sequestro nelle campagne della marina di Alliste.
Nella serata di ieri, i giudici della seconda sezione penale della Corte d’Appello di Lecce (presidente Domenico Toni) hanno disposto il non luogo a procedere per prescrizione, nei confronti di Antonio Venneri, 74 anni di Alliste, ex vicesindaco e all’epoca dei fatti, Assessore alle Attività Produttive e per la ex dirigente del settore Urbanistica del Comune di Alliste, Luisella Guerrieri, 65 anni di Novoli, coordinatrice del Progetto Pilota. Inoltre, sono stati assolti dal reato di abuso di ufficio, poiché è stato abrogato.
Per entrambi in primo grado era arrivata la condanna 2 anni di reclusione con pena sospesa.
Reato prescritto per Gabriele Marasmi, 54 anni, di Modena; Giovanni Luca Antonio Rizzo, 53 anni, di Gallipoli e Gioacchino Venneri, 77 anni, di Alliste (condannati in primo grado a 1 anno e 6 mesi di arresto). E per Agnese Cimino, 46 anni, nata a Roma; Massimo Cuman, 50 anni, nato a Sandrigo (Vicenza); Fabio Pizzolante, 52 anni, residente a Racale; Alberto Luigi Casto, 49 anni, di Casarano; Massimiliano Mastroleo, 50 anni, di Galatina; Maria Grazia Protopapa, 56 anni, di Gallipoli; Giovanni Sandalo, 55 anni, di Casarano ed Ester Benedetta Tarantino, 46 anni, di Casarano; Federica Lombardo, 45 anni, di Casarano; Piero Lombardo, 47 anni, di Gallipoli (un anno di arresto in primo grado). E ancora, per Biancamaria Boiano, 70 anni, nata a Milano e Carlo Ferrari, 57 anni, di Cremona; Marie Christine Tossen, 57 anni, nata in Belgio (9 mesi di arresto).
Le accuse, a vario titolo ed in diversa misura, erano di lottizzazione abusiva e abusi edilizi.