Coronavirus: 1.263 casi positivi in Puglia, 98 in provincia di Lecce. Il bollettino

Il Governatore Michele Emiliano ha chiesto la zona rossa nelle province di Foggia e Bat, per attentare la pressione sugli ospedali. La curva del contagio, intanto, resta stabile.

Bisognerà attendere per sapere quale sarà la decisione del Governo sulla Puglia: se resterà regione arancione, se diventerà ‘rossa’ o se, come ha chiesto il Governatore Michele Emiliano in una lettera indirizzata al Ministro della Salute Roberto Speranza, la chiusura riguarderà solo le province di Foggia e Barletta-Andria e Trani che, più delle altre, stanno facendo i conti con numeri “preoccupanti”. A spaventare di più è la pressione sugli ospedali, per questo il dato sui ricoveri è importante tanto quello sui contagi.

Nell’ultimo bollettino epidemiologico, scritto sulla base delle informazioni del direttore del Dipartimento promozione della Salute, Vito Montinaro, su 9.386 test per l’infezione da Covid-19 sono stati registrati 1.263 casi positivi: 555 in provincia di Bari, 72 in provincia di Brindisi, 189 nella provincia BAT, 154 in provincia di Foggia, 98 in provincia di Lecce, 187 in provincia di Taranto, 6 residenti fuori regione, 2 casi di provincia di residenza non nota.

Sono stati registrati 28 decessi: 5 in provincia di Bari, 4 in provincia di Brindisi, 1 in provincia BAT, 10 in provincia di Foggia, 2 in provincia di Lecce, 6 in provincia di Taranto.

Dall’inizio dell’emergenza sono stati effettuati 685.610 test. 9.734 sono i pazienti guariti. 28.500 sono i casi attualmente positivi. 1.524 ricoverati di cui lo 0,7% in terapia intensiva.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 39.347, così suddivisi:

  • 15.503 nella Provincia di Bari
  • 4.410 nella Provincia di Bat
  • 2.708 nella Provincia di Brindisi
  • 9.031 nella Provincia di Foggia
  • 2.961 nella Provincia di Lecce
  • 4.447 nella Provincia di Taranto
  • 282 attribuiti a residenti fuori regione
  • 5 provincia di residenza non nota.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l’acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.



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