Caso Sarah Scazzi. Sabrina Misseri resta in carcere

La Corte d’Assise di Taranto, con un provvedimento di sei pagine, ha respinto la richiesta di scarcerazione presentata dai legali di Sabrina Misseri.

Sabrina Misseri resterà in carcere. La Corte d'Assise di Taranto ha respinto l’istanza di scarcerazione presentata dai difensori di Sabrina Misseri, condannata in primo grado all'ergastolo insieme alla madre Cosima Serrano per l'omicidio della piccola Sarah Scazzi, avvenuto in un assolato pomeriggio del 26 agosto del 2010. I legali della 24enne, Franco Coppi e Nicola Marseglia, avevano motivato la richiesta lamentando il mancato deposito delle motivazioni della sentenza e le precarie condizioni di salute di Sabrina, detenuta a Taranto dal 15 ottobre del 2010, da quando Michele Misseri, reo confesso addossò sulla figlia la responsabilità del delitto salvo poi ritrattare, alcuni mesi dopo. Ancora oggi, infatt, il contadino di Avetrana continua ad urlare a gran voce la sua colpevolezza.

A nove mesi di distanza dalla condanna per la procura ionica il quadro cautelare dell'imputata non è cambiato. Insomma sarebbe ancora concreto il pericolo di fuga e di inquinamento probatorio. Per i pm, infatti, Sabrina ha già ampiamente dimostrato che in stato di libertà è capace di avvicinare testimoni e depistare il corso della giustizia.

Nei prossimi giorni, intanto, è atteso il deposito delle motivazioni della sentenza.



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