
Pensavano che quel casolare in disuso, nelle campagne di Ugento, sarebbe stato un luogo sicuro per mettere ad essiccare 40 piante di marijuana. Lì, lontano da occhi indiscreti, in contrada “Capaselle”. Peccato che il proprietario, un 75enne del posto, si è accorto di quello che stava accadendo all’interno della struttura, apparentemente abbandonata. E per fare chiarezza ha bussato alla porta dei Carabinieri della stazione locale che, testimonianza in mano, hanno avviato le indagini, ancora in corso.
I fatti
Tutto è nato, come detto, dalla segnalazione di un 75enne di Ugento che aveva raccontato agli uomini in divisa di aver scoperto che il suo casolare era stato utilizzato da ignoti per essiccare 40 piante di “marijuana”, alte circa cinquanta centimetri per un peso complessivo che si avvicina ai due chili. Si erano introdotti all’interno forzando la porta di ingresso. Ha cercato anche di delineare l’arco temporale, da settembre 2018 a febbraio 2019.
La sostanza stupefacente rinvenuta è stata sottoposta sequestro, mentre le indagini continuano per tentare di dare un volto e un nome agli ignoti. L’Autorità Giudiziaria, intanto, è stata informata dell’accaduto dai Carabinieri della stazione di Ugento e dai colleghi del Norm della Compagnia di Casarano che procedono.