Scoperta cava utilizzata come discarica abusiva, nei guai il proprietario

L’area interessata al riempimento con rifiuti ha un’estensione di 3,60 ettari; i materiali sono stati riversati fino al livellamento con il piano campagna

Sul prosieguo delle operazioni “Stone Waste 1 e 2”, condotte nel comprensorio gallipolino, continua la campagna di contrasto dei Carabinieri Forestali (Nucleo Investigativo-Nipaaf e Nucleo Forestale di Lecce) in collaborazione con la Sezione regionale di Vigilanza Ambientale, all’esercizio abusivo di attività estrattive nel territorio provinciale.

L’ ultimo intervento è stato svolto su una cava posta nella contrada Santa Lucia, in agro del capoluogo, quasi al confine con i comuni di Surbo e Trepuzzi.

Qui, Forestali e funzionari della Sezione di Vigilanza della Regione Puglia, con il supporto tecnico del Servizio Attività estrattive regionale e del Comune di Lecce, che stanno portando a termine gli accertamenti relativi all’attività, hanno verificato sul posto che una grande area di cava è stata, in realtà, utilizzata con continuità come discarica di rifiuti.

L’area interessata al riempimento con rifiuti ha un’estensione di 3,60 ettari; i materiali sono stati riversati fino al livellamento con il piano campagna, per un’ altezza, lungo il fronte di cava, che raggiunge i 10 metri.

In questa enorme massa di rifiuti, sono stati distinti residui da demolizioni edili, fresato d’asfalto, legno, plastica e perfino lapidi funerarie dismesse. Raggiunto l’orlo della cava, i rifiuti sono stati spianati e livellati con pale meccaniche, in modo da occultarli alla vista in superficie.

L’area di cava è costituita di due porzioni, di cui una ormai completamente riempita con materiali di risulta, mentre l’ altra continuava a essere “alimentata” con rifiuti. L’ attività estrattiva è risultata al momento sospesa.

Tutto il comprensorio estrattivo, trasformato in discarica, è stato posto sotto sequestro preventivo dai Forestali e Funzionari regionali, ad evitare la prosecuzione della condotta illecita, che si è accertato essere stata posta in essere con continuità.

Allo stesso tempo, il 63enne amministratore unico della società titolare dell’attività estrattiva è stato deferito alla Procura della Repubblica di Lecce, per gestione di rifiuti non autorizzata ed esercizio abusivo di discarica di rifiuti speciali, ai sensi dell’ art. 256, commi 1, 2 e 3, del decreto legislativo n. 152 del 2006 (“Testo Unico Ambientale”).

Le indagini sono tuttora in fase di sviluppo, per accertare eventuali ulteriori responsabilità.



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