Ceneri industriali interrate nelle campagne di Brindisi, 14 a giudizio

Rinviate a giudizio 14 persone coinvolte nell’inchiesta delle ceneri industriali di Brindisi.

Sono state rinviate a giudizio 14 persone coinvolte a vario titolo nell’inchiesta sulle ceneri industriali interrate nelle campagne brindisine. Il dibattimento partirà il 12 giugno.

L’inchiesta è stata minuziosa da parte degli organi inquirenti ed oggi sono 14 persone accusate a vario titolo di traffico illecito di rifiuti, esercizio di discarica abusiva, miscelazione di rifiuti pericolosi, omessa effettuazione della comunicazione di contaminazione del suolo e del sottosuolo, evasione delle imposte sui redditi e sul valore aggiunto.
Il tutto parte dall’ipotesi accusatoria per cui una zona della campagna brindisina è stata usata come discarica per tonnellate di ceneri provenienti da grossi impianti industriali. Ad aver disposto il rinvio a giudizio il gup di Lecce, Annalisa De Benedictis, su richiesta del PM Antonio Negro.

Si tratta di imprenditori, gestori di impianti di trattamento dei rifiuti, dirigenti e dipendenti di impianti di produzione di energia elettrica, trasportatori, quasi tutti del brindisino.
Le indagini furono condotte dal Noe di Lecce che appose i sigilli a 4 impianti di smaltimento rifiuti, ad automezzi, rimorchi e attrezzature varie. Il tutto ritenuto necessario perché 350mila tonnellate di rifiuti pericolosi emersero dalla terra in terreni e cave nel territorio di Brindisi. I rifiuti speciali ritrovati derivavano da ceneri della combustione di carbone e biomasse, provenivano da impianti di produzione di energia elettrica, inceneritori, insieme a rifiuti derivanti da operazioni di demolizione di opere edili e impianti industriali.



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