Derubò e uccise un anziano, chiesta conferma della condanna a 16 anni per la Piccinonno

Il corpo senza vita di Salvatore Maggi, 74enne di Monteroni di Lecce, fu ritrovato l’ultima domenica del mese di giugno 2015,  in una stradina di campagna.

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Derubò ed uccise un anziano in una stradina di campagna nei pressi di Monteroni e per Valentina Piccinonno, la Procura Generale chiede la conferma della condanna.

In mattinata, si è svolto il processo dinanzi ai giudici della Corte di Assise d’Appello (Presidente Roberto Tanisi, a latere Eva Toscani), presso l’Aula Bunker di Borgo San Nicola.

Il vice procuratore generale Salvatore Cosentino ha invocato la pena di 16 anni emessa già in primo grado, al termine del processo con rito abbreviato. Inoltre, venne disposta la reclusione per tre anni in una REMS (la residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza, per gli infermi di mente) Il gup Cinzia Vergine, infatti, tenne conto dell’incapacità parziale d’intendere e di volere dell’imputata, dopo una perizia psichiatrica richiesta dalla difesa. Inoltre, venne disposto il risarcimento del danno, da quantificarsi in separata sede, a favore dei quattro figli della vittima e la moglie che si erano costituti parte civile e sono assistiti dall’avvocato Roberto Rella.

Valentina Piccinonno risponde dell’accusa di omicidio volontario a scopo di rapina.

È assititita dall’avvocato Ladislao Massari che ha ribadito anche in Appello, la riqualificazione del reato in omicidio preterintenzionale, poiché la Piccinonno avrebbe reagito ad un tentativo di violenza sessuale.

La sentenza  è prevista per il prossimo 3 dicembre.

I fatti

Il corpo senza vita di Salvatore Maggi, 74enne di Monteroni di Lecce, fu ritrovato l’ultima domenica del mese di giugno 2015,  in una stradina di campagna.

Dell’uomo, che gestiva in passato una sala giochi, non si avevano più notizie dal pomeriggio del giorno prima, quando come consuetudine si era recato in campagna.

A seguito delle investigazioni, gli agenti della Squadra Mobile sono venuti a conoscenza che l’autovettura di proprietà di Maggi, intorno alle ore 20.00, era stata trovata nella disponibilità materiale di Valentina Picinonno, 34enne leccese, sottoposta agli arresti domiciliari per sequestro di persona e, in questa occasione, arrestata in flagranza per evasione, in quanto trovata dai poliziotti, nel quartiere 167 a bordo dell’auto in oggetto. La perquisizione effettuata all’interno dell’automobile ha consentito di rinvenire una busta contenente alcuni indumenti sporchi di sangue appartenenti alla donna, il portafogli, i documenti personali e un blocchetto di assegni bancari di proprietà di Salvatore Maggi.

L’indagata ha reso alcune dichiarazioni confessorie raccontando di avere avuto una colluttazione l’anziano, colpendolo ripetutamente al volto ed al capo.



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