Gasdotto Tap, entro giovedì il dossier sarà sul tavolo di Conte. L’ultima parola spetta al Governo

Il Ministro ha precisato che si tratterà di un un carteggio esclusivamente di natura tecnica, giuridico- amministrativa. L’ultima parola spetta al Governo.

Che sarebbe stata una settimana decisiva per il ‘futuro’ del gasdotto Tap era chiaro, ma mancava una data ufficiale in cui il Governo avrebbe reso nota, soprattutto al Salento, la sua posizione sull’opera considerata “strategica”.

La sensazione è che l’ago della bilancia penda sul via libera. Ufficialmente per non pagare le penali che l’Italia dovrebbe sobbarcarsi per dire addio al progetto: almeno 20 miliardi secondo i ‘calcoli’.

Ora una data ultima c’è. «Entro mercoledì, al massimo giovedì intendiamo intervenire in merito al carteggio presentato su Tap dal sindaco di Melendugno» ha dichiarato il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa. I tecnici del suo dicastero sono a lavoro per analizzare la documentazione del primo cittadino: un fascicolo di 50 pagine più allegati.

«Ovviamente è giusto, corretto, etico andare a verificare. Fermo restando che è una procedura già autorizzata nella precedente legislatura» ha aggiunto Costa, rispondnedo ai giornalisti a margine di un incontro sull’adesione dell’ateneo di Foggia alla campagna “Plastic Free Challenge”.

«Appena terminata la visione farò un appunto formale al premier Giuseppe Conte» ha aggiunto il Ministro, precisando che si tratterà di un carteggio esclusivamente di natura tecnica, giuridico-amministrativa. Il verdetto finale, insomma, spetta al Governo giallo-verde.

«Avevo preso un impegno di farlo entro le 48 ore – ha concluso Costa – però poi il Sindaco ci ha chiesto di depositare delle carte e allora è una insorgenza nuova. In 48 ore vedi le carte che già avevi, ma se ci sono altre carte devi avere il tempo di sfogliarle».



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