Il pm Patrizia Ciccarese ha chiesto il rinvio a giudizio per P. F., 62 anni di Cannole per detenzione abusiva di armi e compravendita di armi comuni da sparo per corrispondenza o mediante contratto a distanza.
L’udienza preliminare si svolgerà a febbraio davanti al gup Giulia Proto che dovrà stabilire se accogliere l’istanza della Procura.
Intanto, nel mese di settembre scorso, il medico ha ottenuto la revoca degli arresti domiciliari, dopo che il gip Valeria Fedele ha accolto l’istanza del suo legale, l’avvocato Andrea Frassanito. Il medico deve soltanto rispettare l’obbligo giornaliero di presentazione alla polizia giudiziaria.
I fatti contestati dalla Procura risalgono al luglio scorso. Erano stati gli addetti alla verifica del transito delle spedizioni ad allertare i carabinieri della Compagnia di Maglie. Gli artificieri avevano scoperto che il pacco conteneva una pistola calibro 5.5, due pistole tipo revolver calibro 6.35 prive di matricola e oltre 50 cartucce calibro 22. È così scattata la perquisizione domiciliare nell’abitazione dell’uomo, identificato come il mittente, che ha permesso di rinvenire numerose armi bianche e da fuoco, tutte illecitamente detenute. Si trattava di 2 baionette, 8 pistole, una balestra, una carabina, tre spade del tipo Katana, 4 coltelli del tipo mollettone, un coltello da palombaro, 3 lancia dardi a molla.
All’interno dell’abitazione sono stati trovati e sequestrati anche vari oggetti di interesse storico e archeologico, per i quali si attende la catalogazione.
Nel corso dell’interrogatorio, il medico ha sostenuto di essere un collezionista d’armi e non un trafficante.
Ora si attendono gli esiti dell’udienza preliminare.