Giovani “ammassati” e camerieri senza mascherina, multati due locali sui Bastioni. La giustificazione “dobbiamo fare cassa”

Una volta scoperte le violazioni, gli esercenti hanno provato a difendersi invocando la necessità di fare cassa in un momento difficile per l’economia locale.

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Sono tantissimi i locali che si affacciano sui Bastioni di Otranto, uno dei luoghi più belli e suggestivi della città, punto di riferimento per il popolo della notte. Ma in un momento “delicato” della pandemia, con l’aumento dei contagi legato alla variante delta e con i focolai che preoccupano e pesano sulla conta dei nuovi casi, rispettare le regole per frenare la diffusione del virus ed evitare la tanto temuta quarta ondata è ora più che mai importante. Per questo, gli uomini in divisa hanno acceso i riflettori sulle attività idruntine per verificare il rispetto delle norme volute per contrastare il Covid19. Ma controllarle non è stato facile.

Il punto, bellissimo, non permette agli uomini in divisa di passare inosservati e notare, in questo modo, i comportamenti “scorretti”. Per questo, gli uomini della Polizia Amministrativa della Questura, con l’aiuto del Personale dei commissariati di Otranto e Taurisano, si sono infiltrati fra i giovani. Insieme a loro anche i colleghi della Polizia Scientifica di Otranto e Taurisano.

Mescolandosi alla movida, fingendosi clienti o passanti, hanno potuto comprendere le dinamiche giovanili e osservare, senza essere scoperti, l’atteggiamento nei locali dove, pensando di non essere osservati dalle Forze dell’Ordine, sono state violate molte delle norme finalizzate al contrasto della diffusione del Covid 19. Alla fine, due locali sono stati chiusi per cinque giorni. E rischiano di non aprire più ad agosto se la Prefettura di Lecce, informata dell’accaduto, dovesse decidere di inasprire il provvedimento, fino a un massimo di trenta giorni.

Dipendenti senza mascherina e assembramenti

Da postazioni strategiche dalle quali è stato possibile operare del tutto inosservati, dalle 22.00, gli Uomini della Scientifica hanno potuto riprendere, fotografare, e documentare tutta una serie di comportamenti “sbagliati” degli esercenti pubblici che si affacciano sui Bastioni. Tre ore dopo, con in mano le riprese che avevano immortalato le violazioni, la Polizia Amministrativa è intervenuta, interrompendo le condotte considerate “pericolose” per la salute pubblica. Così i due locali sono stati “invitati” a chiudere immediatamente.

Vani i tentativi di alcuni degli esercenti che, ignorando di essere stati ripresi dalla Scientifica per oltre tre ore, alla vista degli uomini del Commissariato di Otranto, hanno indossato le mascherine, invitando i clienti a distanziarsi fra di loro. Messi davanti alle ‘prove’ raccolte dagli agenti che si erano nascosti tra i clienti, non è rimasto altro da fare se non ammettere le violazioni commesse, invocando a loro difesa la necessità di “fare cassa” in un periodo così difficile per l’economia locale.

Multe a gestori e dipendenti e locali chiusi per 5 giorni

Nessuno dei dipendenti dei locali chiusi aveva mai indossato le mascherine durante i rapporti con i clienti, durante la mescita, nelle operazioni di banco o di cassa. Anche la vigilanza privata, pur presente, non aveva mai fatto mantenere il doveroso distanziamento fra clienti all’interno degli spazi in concessione, sottraendosi per primi – pur lavorando in mezzo ai giovani – all’obbligo della mascherina protettiva.

Per tutti questi motivi i due locali sono stati sanzionati ed immediatamente chiusi, così come sono stati sanzionati gestori e dipendenti dei medesimi.

Gli atti saranno sottoposti all’attenzione della Prefettura di Lecce che potrebbe valutare un eventuale inasprimento della sanzione, aggiungendo ai 5 giorni di chiusura imposti dalla Polizia un ulteriore periodo di chiusura che potrebbe protrarsi sino a 30 giorni.



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