
Scatta la denuncia in stato di libertà per i gestori di un bar di Porto Cesareo che avrebbero venduto alcolici a minorenni. Nella serata di ieri, 27 agosto, gli Agenti di Polizia del Commissariato di Nardò hanno colto sul fatto i titolari del locale sul lungomare del comune salentino.
Sono stati gli agenti in abiti civili ad effettuare il controllo del bar, dove gli alcolici venivano somministrati a giovanissimi durante la serata, senza che venisse accertata la loro età. Gli agenti hanno dunque chiesto ad uno dei ragazzi la sua età, confermando il sospetto: si trattava di un minore di 16 anni che aveva consumato un alcolico all’interno del locale.
Il ragazzo aveva consumato all’interno del locale un cocktail a base di rum e vodka, versato in un bicchiere di plastica. I poliziotti, dunque, sono intervenuti sequestrando le bottiglie ed indentificando il barista e i gestori del locale.
Oltre alla denuncia penale scattata per aver somministrato l’alcolico a un minore di 16 anni, il Questore di Lecce ha disposto anche una chiusura di 15 giorni, in considerazione di altri episodi che avevano coinvolto lo stesso locale.
Nel mese di gennaio e di marzo, infatti, il locale era già stato oggetto di altri controlli, durante i quali erano stati accertate violazioni di norme anti Covid. Dopo la chiusura temporanea disposta per il locale, il gestore aveva reagito violentemente nei confronti dei militari che procedevano all’arresto dello stesso per i reati di danneggiamento aggravato, oltraggio e minacce a Pubblico Ufficiale; inoltre, lo scorso 18 luglio i carabinieri hanno denunciato per rissa due soggetti che si erano appena allontanati dall’interno del locale in argomento.
La replica
A seguito della chiusura disposta dalla Prefettura di Lecce, la direzione del locale ha dichiarato che, confidando nell’operato degli organi di Polizia, verificherà personalmente la responsabilità dei dipendenti nella somministrazione di bevande alcoliche a minorenni. Occorre precisare che il titolare non era presente, come erroneamente riferito dalle fonti ufficiali, quindi non avrebbe somministrato personalmente la bevanda al ragazzo fermato.
Lo stesso titolare intende precisare che a seguito dei fatti accaduti a marzo è già intervenuto un provvedimento del Tribunale di Lecce che non ha convalidato l’arresto e che gli eventi di luglio sono avvenuti al di fuori del suo locale. Nonostante il suo impegno affinché non vi siano disordini, questo risulta oggettivamente difficile visto l’elevatissimo numero di clienti che ogni sera frequentano l’intero litorale.
Il locale è difeso dagli avvocati Giovanni Tarantino e Andrea Botrugno.