Arriva la condanna per l’amministratore di fatto della ditta per la quale lavorava l’operaio di Martano, morto a 39 anni, schiacciato dalle macerie, mentre demoliva il solaio di un garage a Palmariggi, nel settembre del 2021.
Nelle scorse ore, il gup Alcide Maritati, al termine del rito abbreviato (consente lo sconto di pena di un terzo), ha inflitto 4 anni di reclusione per il reato di omicidio colposo e omissione di cautele antinfortunistiche a M.C., 45enne residente a Carpignano Salentino. Inoltre, il datore di lavoro è stato condannato al risarcimento del danno in separata sede ed al pagamento di una provvisionale di 15mila euro ciascuno, per i quattro familiari della vittima, che si erano costituiti parte civile con l’avvocato Francesco Zacheo.
L’imputato, difeso dall’avvocato Laura Bruno, potrà presentare ricorso in Appello.
Non solo, poiché il giudice, a conclusione dell’udienza preliminare, ha rinviato a giudizio il legale rappresentante della ditta e il direttore dei lavori. Il processo avrà inizio a maggio, davanti al giudice monocratico e i due imputati, difesi dagli avvocati Luca Puce e Paola Merola, potranno difendersi dalle accuse, nel corso del dibattimento.
Invece, è stato disposto il proscioglimento per il proprietario dell’immobile, difeso dagli avvocati Giangregorio De Pascalis e Romolo Chiriatti.
L’inchiesta sulla morte del 39enne di Martano, padre di un figlio, è stata condotta dai carabinieri della compagnia di Maglie, assieme agli ispettori dello Spesal e coordinata dal pm Maria Vallefuoco.
L’incidente sul lavoro è avvenuto nel pomeriggio del 21 settembre a Palmariggi. Fabio Sicuro, giovane promessa del calcio, venne travolto dal cedimento improvviso del lastrico solare su cui stava lavorando con un martello pneumatico. A quel punto, è precipitato al suolo ed è stato schiacciato dalle macerie.
Sono stati i colleghi ad allertare i sanitari del 118, che hanno trasportato d’urgenza il 39enne all’ospedale di Scorrano. Per l’operaio, però, non c’è stato nulla da fare.