Frasi diffamatorie verso consigliere del Pd. Condannato il sindaco di Nardò, Pippi Mellone

Il giudice ha condannato inoltre il sindaco di Nardò al risarcimento del danno in separata sede e ha disposto una provvisionale di 6 mila euro ciascuno, in favore dei genitori di Lorenzo Siciliano.

Si conclude con una condanna, il processo a carico del sindaco di Nardò, Pippi Mellone, per alcune dichiarazioni proferite durante il consiglio comunale del 29 marzo del 2019.
La sentenza è stata emessa dal giudice monocratico Fabrizio Malagnino che ha condannato Mellone a 800 euro di multa (pena sospesa).
Mellone rispondeva del reato di diffamazione aggravata nei confronti di Lorenzo Siciliano, consigliere del Pd.
Il giudice ha condannato, inoltre, il sindaco di Nardò al risarcimento del danno in separata sede e ha disposto una provvisionale di 6 mila euro ciascuno in favore dei genitori di Siciliano, parti civili con gli avvocati Francesco Galluccio Mezio e Giuseppe Cozza.

Mellone venne raggiunto nei mesi scorsi da un decreto di citazione a giudizio a firma del pubblico ministero Donatina Buffelli.

Secondo l’accusa, il sindaco durante una seduta del consiglio comunale sul piano finanziario avrebbe rivolto alcune frasi, ritenute diffamatorie all’esponente dell’opposizione, del tipo: “Pagliaccio, figlio di papà, lei è il male assoluto di questa città. La discarica di Castellino porta il nome della sua famiglia”.

Il video della discussione in aula divenne subito virale sui social network.

Mellone è difeso dall’avvocato Giuseppe Corleto che presenterà ricorso in Appello.



In questo articolo: